C'è stato un tempo in cui i botteghini venivano presi d'assalto e al cinema c'erano i dinosauri di Jurassic Park e c'erano i giocattoli di Toy Story; ancora prima, c'erano gli F14 di Maverick, Goose e Iceman. Oggi, guardi i botteghini negli States e chi c'è lassù in cima? Ancora loro: Jurassic World – Dominion, Lightyear e Top Gun: Maverick. Il motore più potente, a ventidue anni dai 2000, è uno e indiscutibile: la nostalgia.
Non c'è sentimento più potente, ormai. Il mercato lo sa bene. Il cinema pure. Gli americani, in fondo, lo hanno sempre saputo che prima o poi tutte quelle library di contenuti andavano sfruttati. Serviva l'allentamento delle restrizioni per pianificare finalmente una serie di uscite bomba, tutte in estate, un periodo dove – almeno qui, in Italia – si testavano i generi, gli horror soprattutto.
Lightyear è il primo film della Pixar post-Covid. Dopo il grande successo della piattaforma Disney+, gli spettatori americani stanno andando in sala per premiare il film che ha già incassato quasi 6 milioni di dollari all'esordio e dovrebbe arrivare a quota 80 alla fine del suo primo weekend.
Jurassic World Dominion ha conquistato 145 milioni di dollari solo negli Stati Uniti, diventando il terzo maggiore incasso post-pandemia. E il cast è il trionfo della nostalgia, perché ai protagonisti della nuova trilogia si uniscono quelli del primo iconico film: Sam Neill, Jeff Goldblum e Laura Dern.
E poi c'è Tom Cruise che con Top Gun: Maverick l'aveva detto chiaro: "Non c'è modo di uscire con una produzione che non sia pensata per il cinema" aveva detto agli esercenti e ai proprietari delle sale, "Stiamo lavorando pensando soprattutto a voi".
E i risultati sono sotto tutti gli occhi di tutti: è il miglior film al debutto di Tom Cruise: 800 milioni di dollari in tutto il mondo. È la nostalgia, il motore del cinema nel 2022.