James Bond passa nelle mani di Amazon, cosa cambia ora nella saga di 007
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James Bond passa nelle mani di Amazon. Questo è quanto è emerso dalla diffusione di un comunicato comparso sul sito della casa di produzione Eon, di Barbara Broccoli e Michael G Wilson, in cui si parla del passaggio della spy saga più famosa del cinema, al colosso di Jeff Bezos. Si tratta di una nuova era, in cui le decisioni sul futuro dello storico agente della Corona inglese, dovranno essere concordate ai piani alti di Amazon MGM Studios, con un conseguente cambio di rotta del franchise.
Amazon ha acquisito James Bond
Nel comunicato si parla di una joint venture, ovvero un'associazione temporanea tra due imprese, nel caso specifico la casa cinematografica Eon e Amazon, il che lascerebbe intendere che ci sarà una collaborazione continuativa tra le due realtà produttive, ma a conti fatti sarà Amazon a decidere cosa accadrà alla spia inglese più nota del cinema. Sia Barbara Broccoli che Michael Wilson hanno fatto sapere di aver voluto, in maniera consapevole, fare un passo indietro per lasciare la produzione del film. A dirsi fiero di questo nuovo progetto è stato Mike Hopkins, capo di Prime Video e Amazon MGM Studios che ha dichiarato:
Siamo onorati di avere la possibilità di portare avanti un amato patrimonio culturale e di introdurre la nuova fase del leggendario 007 al pubblico di tutto il mondo. Siamo grati ad Albert R. Broccoli e Harry Saltzman per aver portato James Bond nei cinema e a Michael G. Wilson e Barbara Broccoli per la convinta dedizione con la quale hanno accudito l’eredità di un personaggio che in 60 anni di storia è diventato iconico.
Il passaggio è avvenuto dopo un "corteggiamento" da parte dell'azienda di Bezos, iniziato nel 2022 quando aveva acquistato per circa 7 miliardi di dollari gli MGM Studios e con questa prima acquisizione venivano approvato anche il 50% della saga dedicata al noto agente segreto. Mancava, quindi, l'altra metà dei diritti, che andavano a toccare questioni ben più precise, come la scelta dell'attore che avrebbe dovuto vestire i panni del nuovo James Bond, nonché la storia da raccontare.
Come cambia la saga di James Bond dopo l'acquisizione di Amazon
Ora che è tutto nelle mani del colosso di Jeff Bezos ci saranno diversi cambiamenti, a partire dalle produzioni ormai ferme dal 2022. Si parla già di realizzare serie tv e anche spin off. Tra i motivi del contendere di questi ultimi anni, seguiti alla prima fase di acquisizione da parte di Amazon, la scelta dell'attore. La famiglia Broccoli puntava, da sempre, ad un volto noto ma non troppo, mentre il gruppo di Amazon Studios prediligeva grandi nomi del cinema e tra le due parti non si è mai trovato un compromesso. D'altronde si era anche pensato ad una 007 donna, facendo storcere il naso ai produttori EON decisamente più conservatori e legati all'idea originale di Ian Fleming, oltre che di Albert R. "Cubby" Broccoli. Il timore più grande, per gli amanti della saga, è che possa venir meno quel british style che ha segnato i film precedenti e che rappresenta un tratto distintivo del personaggio, ma è inevitabile che colui che andrà ad interpretare il ruolo di 007 dovrà prendere le distanze dal periodo di Daniel Craig, per puntare ad un qualcosa di diverso, magari che segua le logiche di mercato, senza tradire l'aura di mistero che circonda James Bond.
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La scelta della produttrice Barbara Broccoli
A commentare questo passaggio che, di fatto, segna una nuova era è stata Barbara Broccoli, la cui famiglia ha sempre curato la produzione dei film di 007, che langue ormai da tre anni, da quando è uscito il film No Time to die con Daniel Craig, ad oggi l'ultimo della saga, nonché ultimo dell'attore britannico. La produttrice, quindi, ha spiegato i motivi di questa scelta:
La mia vita stata dedicata a mantenere e costruire la straordinaria eredità lasciata a Michael e a me da nostro padre, il produttore Cubby Broccoli. Ho avuto l’onore di lavorare spalla a spalla con quattro degli attori di incredibile talento che hanno interpretato 007 e con migliaia di meravigliosi artisti in questa industria. Ora è il momento di pensare ad altri progetti