It Ends with Us, il nuovo film di Blake Lively, vietato in Qatar per le scene di sesso e violenza domestica
Il nuovo film che vede Blake Lively protagonista, ovvero It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, trasposizione cinematografica di uno dei romanzi più venduti al mondo, firmato da Colleen Hoover, è stato vietato in Qatar. Il motivo risiede nella presenza di scene che avrebbero allertato il comitato di censura del paese, portandolo a non consentire la diffusione del film, che arriverà nelle sale il 21 agosto.
La trama di It Ends with Us: il racconto della violenza domestica
Il film segue fedelmente la storia raccontata nel romanzo, ovvero quella di Lily una giovane bella e determinata, interpretata per l'appunto da Blake Lively, che decide di trasferirsi da Boston per aprire un negozio di fiori. Nel mettere in piedi la sua attività incontra Ryle, un uomo affascinante a benestante con il quale nascerà un'intensa storia d'amore. Tra i due, però, non ci sarà solo passione, ma non poche saranno le zone d'ombra che si insinueranno nel loro rapporto. Lui, infatti, inizierà a mostrare tratti violenti e manipolatori, che sfoceranno in una opprimente violenza domestica cosa che, Lily, aveva già in passato provato sulla sua pelle a causa del padre e che la fa piombare in un baratro di insicurezza e sofferenza.
Perché il film è stato vietato in Qatar
Il motivo per cui, però, il film è stato vietato in Qatar, non riguarderebbe la violenza domestica, bensì le scene più calde che si trovano all'interno della pellicola. In realtà c'è una sola scena di sesso e diverse scene di baci che, però, avrebbero messo sull'attenti il comitato di censura del Qatar, che quindi avrebbe deciso di vietare la distribuzione del film nelle sale. Quest'ultimo è l'ennesimo di una lunga lista di titoli cinematografici, specialmente americani, che non sono mai arrivati in Qatar. Lo scorso anno, infatti, anche Barbie di Greta Gerwing non fu distribuito nel paese, ma anche altri film d'animazione come Spider Man e Doctor Strange, a dimostrazione del fatto che la censura sia più che stringente.