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Barbie, il film

Il Vietnam contro Barbie: la Warner Bros spiega il disegno che è costato il ban nel paese socialista

Dopo la decisione del Vietnam di censurare il film nel paese a causa del disegno, la Warner Bros. spiega le sue ragioni: “È solo una mappa, non c’è altro”.
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Il Vietnam contro il film di Barbie. Ma perché? Cos'è questa stranezza? Come spiegato già in precedenza, la Repubblica Socialista ha vietato il film sulla bambola più famosa del mondo a causa di una mappa (nella foto sopra) che mostra la Linea dei Nove Tratti, una linea che comprende le rivendicazioni della Cina nel Mar cinese meridionale. Tra queste rivendicazioni, c'è ovviamente il Vietnam, riunificatosi dopo battaglie sanguinose e anni di povertà, nel 1976. La Warner Bros. ha spiegato a Variety che quella mappa è solo "il disegno di un bambino" e non c'era alcun altro retropensiero tale da giustificare una censura in Vietnam.

La risposta della Warner Bros

La mappa è un tipico disegno infantile su una lavagna. C'è di tutto: lo scarabocchio di un delfino, persino un hashtag in mezzo al mare. Per il Vietnam, però, quel disegno resta un affronto. Ma come entra nella narrazione questa mappa della discordia? La Barbie di Margot Robbie sta affrontando una crisi esistenziale all'interno del suo magico mondo rosa, così la Barbie di Kate McKinnon la incoraggia a intraprendere un viaggio alla scoperta di se stessa fornendole una mappa del "mondo reale". Fanno sapere dalla WB che quello che dal Vietnam è stato scambiato come "linea dei nove trattini" sarebbero solo delle "linee di viaggio". Per ora, non ci sono altri commenti ufficiali anche per evitare di fare spoiler, considerato anche il fatto che il film arriverà nei cinema statunitensi solamente il 21 luglio.

Non è l'unica polemica sul film di Barbie

Il film di Barbie arriverà nelle nostre sale il 20 luglio 2023 e la questione del Vietnam non è l'unica polemica che riguarda la pellicola diretta da Greta Gerwig. Secondo alcuni critici, infatti, la scelta di puntare su Ryan Gosling per l'iconico personaggio di Ken non è stata facile. Per questi critici, l'attore sarebbe molto vecchio per la parte. Sui social si è diffuso l'hashtag: #notMyKen. A queste critiche, Ryan Gosling ha risposto infastidito:

Questa storia del #NotMyKen è divertente. La gente si è davvero interrogata così tanto su Ken prima di oggi? A tutti stava bene ad esempio che il suo lavoro fosse ‘la vita da spiaggia’ o ‘il nulla’, ma improvvisamente sono preoccupati per il suo aspetto o la sua vita. Non vi è mai importato di Ken. Neanche a Barbie è mai fregato più di tanto di lui, è questo il punto. Se vi importasse davvero di Ken, sapreste che a nessuno importava di Ken. Quindi la vostra ipocrisia è smascherata. Ecco perché la sua storia deve essere raccontata. Ci tengo a questo tizio ora, sono come il suo rappresentante.

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