La storia di Pretty woman: come era il finale nella versione originale senza lieto fine
Nella classifica dei film romantici più amati di tutti i tempi, è senza dubbio uno dei primi. Da 31 anni esatti, "Pretty Woman" fa sognare il pubblico, regalando l'illusione della favola d'amore, anche se non è ispirato a una storia vera. Il finale infatti, nella versione originale, era diverso dalla rivisitazione moderna. Nel cast troviamo Julia Roberts, da allora reginetta per eccellenza del cinema romantico, e Richard Gere, sex symbol negli anni Ottanta e Novanta. Un film che continua a entusiasmare il pubblico femminile e non solo, amante del genere sentimentale.
L'idea originale era un dramma su droga e prostituzione
La ricetta che ha sancito il successo di "Pretty Woman" era impeccabile. Tuttavia, se oggi il pubblico ride e si commuove alle vicende del magnate Edward e dela prostituta Vivian, deve ringraziare l'intervento della produttrice Laura Ziskin, che fece stravolgere completamente la versione originale del film com'era stata concepita dallo sceneggiatore scritta da J.F. Lawton. Niente romanticismo, niente redenzione, niente (ahimé) lieto fine. La prima stesura dello script di "Pretty Woman" portava il titolo di "3000" e fu scritto da Lawton alla fine degli anni 80, come una forte critica all'America decadente dell'epoca, dominata dal consumo sfrenato di droga e dalla prostituzione. Per i ruoli dei protagonisti, si era pensato ad Al Pacino e Michelle Pfeiffer.
L'amore non trionfa: lui la butta fuori dall'auto e lei parte per Disneyland
Nella trama, Vivian era fortemente dipendente dalla cocaina e voleva i soldi di Edward (i 3000 dollari del titolo) per andare a Disneyland. Infine, la stesura si concludeva senza il coronamento del loro amore, con lui che la buttava fuori dalla sua auto e lei che prendeva mestamente il bus con la sua amica, alla volta del parco dei divertimenti. Insomma, un dramma in piena regola, cupo e pessimista, poi letteralmente modificato dalla produzione e dal regista Garry Marshall, che scelsero di puntare su toni più comedy e sui volti freschi di Gere e della Roberts. Oggi, resta la curiosità di sapere come sarebbe stata la versione iniziale se fosse stata portata sullo schermo. Una cosa, però appare certa: difficilmente avrebbe avuto lo stesso incredibile successo di cui "Pretty Woman" gode da 32 anni.
Pretty Woman non è una storia vera
Quella di Pretty Woman è una storia che, come la conosciamo adesso, è a lieto fine e che non si ispira ad una storia vera, quindi la Vivian protagonista non è una donna entrata nel giro della prostituzione di cui si racconta la vita. Il film, però, può essere considerato un bagliore di speranza per tutte quelle donne invischiate in un mondo dal quale è difficile allontanarsi.