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Gli attori affetti da nanismo contro il film Wonka: “Perché scegliere Hugh Grant come Umpa Lumpa?”

Alcuni attori affetti da nanismo hanno manifestato il loro dissenso in merito alle scelte di alcuni registi, come quella di affidare ad interpreti come Hugh Grant il ruolo di Umpa Lumpa nel film Wonka.
A cura di Ilaria Costabile
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Non è ancora arrivato nelle sale, ma il film "Wonka", con protagonista Timothée Chalamet, e già sta facendo discutere. Stavolta è un attore affetto da nanismo a dirsi contrario alla scelta del regista di affidare a Hugh Grant il ruolo di Umpa Lumpa.

Il disappunto di George Coppen

In un'intervista rilasciata alla BBC, l'attore George Coppen ha dichiarato che diversi interpreti affetti da nanismo a causa delle scelte di alcuni registi "si sentono estromessi dall’industria che amano". Il 26enne, che è stato protagonista nella serie Willow di Disney+ e nel film L’accademia del bene e del male di Netflix, ha dichiarato: "Molte persone, me compreso, sostengono che alle persone affette da nanismo dovrebbero essere offerti ruoli nelle fiction e nelle soap, cosa che non avviene". 

Una falla del sistema che appare ancor più evidente nel momento in cui altri attori vengono chiamati per interpretare ruoli come quello degli Umpa Lumpa, nel film prequel su Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, e in merito alla questione Coppen ha commentato la scelta ricaduta su Hugh Grant:

Gli hanno ingrandito la testa in modo che sembrasse sproporzionata. Ho pensato: ma che diavolo gli avete fatto?

A questo proposito, però, il regista Paul King ha così motivato la sua decisione in un'intervista a The Hollywood Reporter: "Stavo pensando a quel personaggio. Serviva qualcuno che fosse un vero stronzo. E poi mi è venuto in mente: ‘Ah! Hugh!'” ha detto King. “È lo stronzo più divertente e sarcastico che abbia mai incontrato". 

Le parole di Wee Man di Jackass

Non è il primo attore che avanza rimostranze di questo genere. Di recente, infatti, Wee Man di Jackass, intervistato da Tmz, ha contestato la nuova versione di Biancaneve in cui non sono previsti i canonici sette nani. Alla testata, quindi, ha dichiarato: "È una minaccia per la nostra comunità, e così togli altro lavoro a persone che potrebbero fare questo ruolo".

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