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Francesco Rutelli presenta unioni Anica con il digitale: “Sale e piattaforme devono comunicare”

Francesco Rutelli, presidente Anica, ha presentato le tre nuove grandi unioni con il digitale che vanno a sostenere Anica nella costruzione più consapevole ed attuale dell’industria cinematografica italiana.
A cura di Eleonora D'Amore
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Francesco Rutelli, presidente Anica – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali, ha presentato le tre nuove grandi unioni che vanno a sostenere Anica in una costruzione più consapevole ed attuale dell'industria cinematografica italiana.

L'esperienza del cinema nel tempo è cambiata: prima la tv, poi l’home video e infine l’irruzione delle piattaforme. Anica ha previsto che le tre unioni fondative (produttori, distributori e imprese tecniche) avrebbero avuto altri tre soggetti importanti, al fine di aumentare la capacità di dialogo: editori e creator digitali, esportatori internazionali ed editori media audiovisivi.

L'esperienza del cinema tra sale e piattaforme

Fondamentale per Rutelli, la centralità del cinema in sala, sia da un punto di vista esperienziale che economico, e la necessità, al tempo stesso, di guardare a nuove forme di fruizione, dall'home video alle piattaforme digitali, per consentire ai due mondi di comunicare e, soprattutto, collaborare.

Si riconferma la centralità dell’esperienza del cinema in sala, Anica continuerà a lavorare per questo. In questo periodo le sale riscontrano ancora grandi difficoltà a causa del Covid e trovare numeri importanti al botteghino è difficile. Per noi, nonostante tutto, la sala resta elemento insostituibile, anche dal punto di vista economico e commerciale. Ma il pubblico, durante la pandemia, ha usufruito di nuovi device e ciò non può essere ignorato.

Il cinema meglio del calcio nelle esperienze outdoor

Perché credere che il cinema faccia parte del DNA del Paese, che sia parte fondante del suo approccio culturale e, ancora e nonostante restrizioni, regga il podio delle preferenze degli italiani fuori dalle loro case e lontani dal divano?

Da quando è iniziato il Campionato di calcio, il 21 agosto scorso, 2 milioni e 700 persone sono andate allo stadio e oltre 15 milioni sono andate al cinema. Se mettete insieme tutte le esperienze outdoor, il cinema resta popolare, un’esperienza anche fortemente familiare.

Teatro, cinema e tv: l'esempio di Sabato, domenica e lunedì

Nel finale, a conclusione dell'incontro: "Non si può mettere in discussione l'unicità del cinema in sala, ma per fare un esempio calzante sulla moltiplicazione delle esperienze di stretta attualità, citerò Rai 1 di ieri sera e la messa in onda di Sabato Domenica e Lunedì di Eduardo De Filippo. Cos'era? Teatro sicuramente, un film, ma per la tv. Non si può prescindere da questa pluralità nel guardare alla costruzione di un singolo prodotto".

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