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Ero in guerra ma non lo sapevo, la storia vera di Torregiani raccontata nel film stasera su Rai1

Questa sera, 16 febbraio, va in onda su Rai1 il film Ero in guerra ma non lo sapevo, diretto da Fabio Resinaro, con Francesco Montanari e Laura Chiatti nel cast. La storia si basa su un fatto realmente accaduto: l’omicidio del gioielliere Pierluigi Torregiani, avvenuto nel 1979 per mano dei Proletari Armati per il Comunismo.
A cura di Elisabetta Murina
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Questa sera, 16 febbraio, va in onda su Rai1 il film Ero in guerra ma non lo sapevo, diretto da Fabio Resinaro e tratto dal libro di Alberto Torregiani, figlio del protagonista della vicenda. La storia si basa su un fatto realmente accaduto: il gioielliere Pierluigi Torregiani, interpretato da Francesco Montanari, viene ucciso nel 1979 per mano dei Proletari Armati per il Comunismo in un agguato, in seguito a una rapina finita male. Nel cast ci sono anche Laura Chiatti, Jujù Di Domenico e Alessandro Tocco, nei panni rispettivamente di Elena, Marisa e Alberto Torregiani.

La rapina sventata alla pizzeria Transatlantico da Torregiani

Pierlugi Torregiani era il titolare di una gioielliera di Milano. Siamo alla fine degli anni settanta, più precisamente nel 1979, nel pieno degli anni di Piombo. La sera del 22 gennaio di quell'anno, rientrando in città da Castellanza (dove aveva partecipato a una televendita di gioielli), Torregiani si ferma con la figlia Marisa e alcuni amici a cenare in una pizzeria, Il Transatlantico, in zona porta Venezia. La serata passa tranquilla fino a quando, intorno a mezzanotte, nel locale non entrano due malviventi intenzionati a compiere una rapina. Uno di questi punta la pistola a Marisa e Torregiani, che nel frattempo è stato messo a terra, tenta di disarmarli. Nella colluttazione partono alcuni colpi di pistola e due persone vengono uccise, tra cui uno dei rapinatori. A sparare non è stato il gioielliere, ma la situazione basta a incastrarlo.

Pierluigi Torregiani (Francesco Montanari) in una scena del film
Pierluigi Torregiani (Francesco Montanari) in una scena del film

L'attentato in gioielleria davanti ai due figli Marisa e Alberto

A poco più di due settimane di distanza, il 16 febbraio 1979, Pierluigi Torregiani viene ucciso. Quel giorno stava aprendo la gioielleria insieme ai figli, oltre a Marisa era padre anche di Pietro, quando viene sorpreso da un agguato fatto per vendetta da parte di alcuni membri dei Proletari Armati per il Comunismo, in seguito a quanto successo a Il Transatlantico. É raggiunto da cinque colpi e poco prima di cadere a terra, dalla pistola che ha estratto per difendersi parte un colpo che arriva alla schiena di Alberto, lasciandolo paralizzato.

Chi sono i PAC, tra i militanti anche Cesare Battisti

Dietro all'omicidio di Pierluigi Torregiani c'è la mano dei PAC, cioè i Proletari Armati per il Comunismo, un gruppo di terroristi tra di cui faceva parte anche Cesare Battisti. I membri del PAC sono stati arrestati tra il 1979 e il 1980 e il processo ha stabilito che a uccidere il gioielliere sono stati Giuseppe Memeo, Gabriele Grimaldi e Sebastiano Masala.

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