Enea di Pietro Castellitto al cinema: trama, cast e clip in esclusiva del film acclamato a Venezia
Esce oggi, giovedì 11 gennaio, al cinema il film Enea, seconda pellicola del regista Pietro Castellitto dopo I predatori del 2020. Nel cast, oltre Pietro Castellitto nel doppio ruolo di regista e protagonista, anche su padre Sergio Castellitto. Prodotto da Lorenzo Mieli e Luca Guadagnino, è una produzione The Apartment Pictures, una società del Gruppo Fremantle, Vision Distribution, una società del Gruppo Sky, e Frenesy Production
Il cast del film Enea
Nel cast di Enea, oltre padre e figlio, Sergio e Pietro Castellitto, anche nomi conosciuti nel cinema italiano come Giorgio Quarzo Guarascio (noto come cantautore e rapper con lo pseudonimo Tutti Fenomeni), Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto, Clara Galante e Paolo Giovannucci.
La trama del film Enea
Enea rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e le feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.
Note di regia di Pietro Castellitto
Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto, e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari. L’idea era quella di creare una narrazione dove il punto di vista dello spettatore combaciasse con quello di chi subisce il narcotraffico: all’improvviso si può vincere e all’improvviso si può morire, e nessuno saprà mai il perché. I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza. Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere. Ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti.