Doppiatori sospendono lo sciopero, resta lo stato di agitazione: “Niente straordinari”
Dopo tre settimane i doppiatori interrompono lo sciopero indetto per il rinnovo del contratto. È infatti ripreso ieri il tavolo all'Anica tra le organizzazioni sindacali e la parte datoriale: la trattativa prosegue e i lavoratori restano comunque in stato di agitazione. I professionisti del doppiaggio sono quindi tornati al lavoro già dal primo turno di oggi e sono assicurate le prestazioni dei turni di doppiaggio, ad esclusione dei turni straordinari: quelli di mezzogiorno, i quarti turni, quelli di sabato e festivi. Resta confermata, annunciano la Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, l'assemblea questa sera alle 21:00.
Negli ultimi giorni è arrivata anche la reazione del ministro Gennaro Sangiuliano, che si è tuttavia defilato definendo la questione “non di propria competenza”. Sullo sciopero dei doppiatori si sta però muovendo la politica, nello specifico l'opposizione, con la capogruppo e il deputato M5S in commissione cultura alla Camera, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato, che hanno annunciato un’interrogazione parlamentare urgente:
È risaputo che il doppiaggio italiano, è un autentico gioiello invidiato e riconosciuto a livello globale; sono proprie le voci dei nostri doppiatori, spesso, a rendere indimenticabili film passati alla storia, che, senza ovviamente togliere nulla al linguaggio originale di opere e serie tv internazionali, testimoniano l’importanza del doppiaggio italiano sul piano artistico e culturale. Oggi, però, il mondo dei doppiatori italiani è in agitazione, alle prese con una crisi dal punto di vista economico-lavorativo che va avanti ormai da troppo tempo. Non solo i loro stipendi sono fermi da troppo tempo, con un contratto nazionale che non si rinnova addirittura dal 2008, ma con l'avvento di piattaforme come Netflix e Amazon Prime, le loro condizioni e ritmi di lavoro sono diventati insostenibili. Con l’avvento di piattaforme come Netflix e Amazon Prime le loro condizioni e ritmi di lavoro sono diventati insostenibili. Perché, vista la situazione, Sangiuliano non si fa promotore presso gli altri ministri della complessa situazione che investe i doppiatori italiani?.