In America la parola del giorno è Barbenheimer, in Italia questo fenomeno non avverrà mai. Perché? Semplice, perché oltreoceano hanno fatto convergere le uscite di due film molto attesi, Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan, mentre in Italia il primo è uscito il 14 luglio e solo il 23 agosto potremmo vedere la vera storia di Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. In America, l'operazione non solo ha funzionato ma ha infiammato il botteghino, con migliaia di persone che in un solo giorno ha organizzato la doppia visione delle pellicole, trascorrendo così parte del pomeriggio e della sera in sala.
Numero record di spettatori già solo nel primo fine settimana, più di una boccata d'ossigeno per il mercato cinematografico in piena crisi di identità e incassi. Il fenomeno Barbenheimer potrebbe essere interpretato come una bonaria competizione tra due opposti estetici, ma, come molti speravano, alla fine entrambi i film ne hanno tratto vantaggio.
I record al botteghino di Barbie e Oppenheimer
Barbie della Warner Bros. ha conquistato il primo posto al boxoffice con 155 milioni di dollari di biglietti, superando The Super Mario Bros. Movie (così come tutti i film Marvel quest'anno) come la più grande apertura dell'anno e battendo il record del primo fine settimana per un film diretto da una donna. Anche Oppenheimer della Universal ha superato le aspettative, incassando 80,5 milioni di dollari, segnando il più grande debutto di Nolan come uno dei migliori esordi di sempre per un dramma biografico. A conti fatti, probabilmente si rivelerà il quarto weekend al botteghino più influente di tutti i tempi, con oltre 300 milioni di dollari in tutto il settore.
I dati sui target: il successo di Barbie guidato dalle donne
Le donne hanno guidato la storica apertura di Barbie, rappresentando il 65% del pubblico, secondo PostTrak, e il 40% degli acquirenti di biglietti aveva meno di 25 anni per il film classificato PG-13 (sconsigliato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto). Il pubblico di Oppenheimer invece era composto per il 62% da uomini e per il 63% da persone di età superiore ai 25 anni, con un sorprendente 32% di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Un forte trend, visibile anche nella cura degli outfit per la partecipazione alle proiezioni: tutto rosa shocking per la bambola più amata della Mattel, di contro total black per il papà della bomba atomica.
Barbenheimer, una Mission Impossible per Cruise
L'unica vera vittima è stata Mission: Impossible: Dead Reckoning Part I che, nonostante le ottime recensioni e un buon weekend di apertura (è uscito il 12 luglio), è precipitato del 64% nel secondo weekend, oscurato dal bagliore della Barbenheimer. Inoltre, dato più tecnico, gli schermi 70mm IMAX che avrebbero dovuto valorizzarlo, sono stati monopolizzati dal film di Nolan, quindi Tom Cruise si è dovuto accontentare di aggiungere 19,5 milioni di dollari, portando il suo totale nazionale a 118,8 milioni.
Tarantino e il ritorno al cinema che Hollywood sognava
Questo è il weekend di ritorno al cinema che Hollywood sognava dalla pandemia. Negli ultimi mesi, non pochi sono stati i successi che hanno lasciato ben sperare: Spider-Man: No Way Home, Top Gun: Maverick, Avatar: The Way of Water, ma il fatto che due film abbiano successo contemporaneamente può senza dubbio essere considerato un fenomeno nel fenomeno. Se ne è accorto anche Quentin Tarantino, accorso nello stesso pomeriggio a vederli entrambi, attirando prevedibilmente gli obiettivi dei cellulari intorno a lui.