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4 Metà su Netflix, il film che ci racconta quanto il concetto di anima gemella sia ormai superato

Dal 5 gennaio è disponibile su Netflix “4 Metà”, il film con Matilde Gioli, Giuseppe Maggio, Matteo Martari e Ilenia Pastorelli che racconta come il concetto di anima gemella sia ormai superato e l’amore sia una questione di momenti, ma anche di scelte.
A cura di Ilaria Costabile
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Se dovessimo scegliere un argomento su cui tutti, almeno una volta, hanno ritenuto di poter pontificare è senza dubbio l'amore. Tra libri, suggestioni, false credenze e tanto altro abbiamo sempre pensato di poter incontrare, prima o poi, la nostra anima gemella. Ma forse, non è sempre così. Ed è proprio ciò che ci racconta il nuovo film in uscita dal 5 gennaio su Netflix, dal titolo 4 Metà, che ha come protagonisti Matteo Martari, Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Ilenia Pastorelli. Sulla scia dell'iconico Sliding Doors, il film del '98 con una giovanissima Gwyneth Paltrow, si racconta che tutto può cambiare da un momento all'altro e che, in fin dei conti, è solo questione di scelte. E in amore, se ne fanno davvero tante.

L'anima gemella esiste davvero?

La storia è raccontata da una coppia di fidanzati che cerca di spiegare ad un'altra coppia di amici, da loro invitati a cena, che il concetto stesso di "anima gemella" non considera una miriade di fattori, di occasioni, incontri e circostanze che costellano la vita di ogni essere umano. "Se io fossi andato a vivere a Boston quando ero bambino, avrei incontrato un'altra donna, che avrei sposato e in quel caso sarebbe stata lei la mia anima gemella" argomenta Flavio Furno, raccontando attraverso flashback e salti temporali cosa può succedere quando si conoscono delle persone che, apparentemente, potrebbero essere destinate, se non ci fosse la vita di mezzo a sconvolgere i piani.

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L'incontro tra 4 metà

Ed è proprio quello che accade a Dario, interpretato da Giuseppe Maggio, a Giulia che ha il volto di Matilde Gioli, a Matteo e Chiara, rispettivamente Matteo Martari e Ilenia Pastorelli. Si incontrano, ad una cena, a casa di quegli stessi amici che danno inizio al racconto, e da lì si snodano le diverse possibilità dei loro incastri amorosi. E Alessio Maria Federici, il regista del film, fa proprio in modo che le vicende si svolgano in modo tale che gli incastri tra i personaggi siano perfetti e problematici allo stesso tempo.

Quindi vediamo Dario e Giulia, un avvocato e una matematica, che sembrano disinteressati l'uno all'altra e quella che era iniziata come una relazione individuale, forse basata sull'attrazione fisica e nulla più, con il passare del tempo diventa un legame che ha paura di mostrarsi per quello che è, un legame sorretto dall'orgoglio, dalla paura di deludere le reciproche aspettative, un amore fatto di attese che, però, dopo tanti silenzi e litigi si scioglie in un abbraccio pacificatore perché, in fondo, quando ci si manca e ci si ama non ci sono muri che non possano essere abbattuti. Ma vediamo anche Dario e Chiara, una anestesista corteggiata da un suo collega di lavoro, che pur non nascondendo un'attrazione reciproca sin dai primi istanti, diventano amici, un'amicizia che nasconde il germe della gelosia, della complicità che va oltre l'affinità del trascorrere molto tempo insieme. Un rapporto che entrambi, dopo aver fatto finta di non vedere, raccontandosi una storia di comodo, come un vaso di Pandora, una volta scoperchiato fa uscire tutte le emozioni nascoste dietro paure e insicurezze.

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Dall'altro lato, poi, ci sono Matteo, che lavora nel mondo dell'editoria e la stessa Giulia con cui, per caso, dopo un primo appuntamento a tratti fallimentare scattato dopo aver scelto una pila di libri in libreria, finisce col sposarsi e fare un figlio. Un rapporto che nasce con i presupposti del "vediamo come va" e diventa una storia d'amore matura, dove il bene e l'affermazione dell'altro diventa primario e dove anche il tradimento, quello più banale e perfettamente adeguato ai soliti cliché, si supera in silenzio, con la consapevolezza che in amore è necessario il perdono. Sull'altro versante, invece, ci sono Matteo e Chiara, si amano, quasi fin da subito, si piacciono, si completano e pensano in grande, con un matrimonio dopo sei mesi di conoscenza e il desiderio di avere un figlio il prima possibile. Ma, qui, invece, la liaison extraconiugale che c'è nonostante i presupposti di un sentimento totalizzante di partenza, diventa motivo di lontananza, rabbia e scontro. E solo l'amore per un figlio, forse, può mettere a tacere.

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4 Metà racconta in maniera leggera, a tratti divertente e scanzonata, quello di cui si fa esperienza nella vita di tutti i giorni e che, molte volte, preferiamo nascondere raccontandoci storie strappalacrime e forzatamente romantiche. L'anima gemella, o la descrizione che al giorno d'oggi vogliamo farne, si incontra nel momento in cui si lavora su sé stessi, ci si affida ai momenti e si scorge nelle diversità reciproche, quel qualcosa che nessun altro potrebbe mai restituirci.

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