Zelensky a Sanremo 2023, Rai: “Vuole intervenire con una lettera, ma il testo non è ancora arrivato”
In conferenza stampa Amadeus e Stefano Coletta, direttore dell’intrattenimento prime time, hanno risposto alla domanda riguardante la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo 2023. L'Ambasciatore dell'Ucraina, come già annunciato lo scorso 6 febbraio, ha fatto sapere il desiderio di far intervenire Zelensky con una lettera. "Da parte della Rai c'è assoluta libertà sulla modalità di intervento", le parole di Coletta.
Le parole di Amadeus e Coletta: "Massima libertà per Zelensky a Sanremo"
Amadeus in conferenza stampa, riguardo la questione Zelensky a Sanremo 2023, ha spiegato che "L'idea era quella di un videomessaggio, abbiamo parlato con l'ambasciatore e quindi lui ci ha fatto sapere il desiderio del Presidente Ucraino di voler inviare il suo messaggio tramite testo". Il conduttore e direttore artistico del Festival ha continuato: "Ha fatto sapere il desiderio di intervenire con una lettera, abbiamo lasciato totale libertà di scegliere la modalità con cui intervenire".
Si è aggiunto Stefano Coletta, direttore dell'intrattenimento prime time, che ha specificato: "Da parte della Rai assoluta libertà su modalità di intervento. Il desiderio di voler intervenire solo tramite testo è arrivato nei giorni scorsi". Il testo però non è ancora arrivato: "La comunicazione con l’ambasciatore è quotidiana, ma il testo non è ancora arrivato. Nella conferenza stampa di domani sapremo dirvi di più".
La partecipazione di Zelensky a Sanremo 2023
Nel corso della prima conferenza stampa di Sanremo 2023, lo scorso 6 febbraio 2023, Stefano Coletta e Amadeus chiarirono già i dettagli dell'intervento di Zelensky al Festival che ha deciso di intervenire con una lettera. Il direttore dell'intrattenimento prime time aveva spiegato, riguardo i contenuti del testo, che li avrebbe visionati Amadeus: "Ai nostri tempi è complicato censurare un presidente, visioniamo comunque tutto ciò che va in onda". L'annuncio della presenza del presidente ucraino, che era stato dato da Bruno Vespa, aveva sollevato non poche perplessità: tra i detrattori che hanno criticato l'iniziativa Matteo Salvini, Carlo Calenda e Giuseppe Conte, politici che si sono dichiarati contrari al combinare un evento musicale con una tragedia così grande come quella che sta vivendo il popolo ucraino.