Vittorio Sgarbi: “Il Festival di Sanremo è stato un fallimento, Chiara Ferragni è un’inetta”
"Il Festival di Sanremo 2023 è stato un fallimento culturale totale". Parole e musica di Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura. In una intervista a La Stampa, l'agguerritissimo critico d'arte boccia senza possibilità di esami di riparazione Chiara Ferragni e Fedez: "Due capre che non sanno parlare, ora serve una svolta culturale". Un Festival che Sgarbi giudica "infantile, miserabile, insensato". Ma gli ascolti tv sono andati benissimo: "Basta con questi dirigenti che misurano soltanto in termini consumistici. I vertici Rai devono andare a casa perché hanno mancato la funzione di controllo: non è censura per impedire quello che è accaduto, ma per impedire che il livello sia così basso".
Le parole di Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi boccia senza appello Chiara Ferragni e Fedez. Nelle sue pagelle, la stella dei social prende come voto un "2". Mentre per Fedez: "Tra il 5 e il 6. È pessimo, ma non è un incapace totale come la moglie", che invece è: "Analfabetismo funzionale. Una inetta. Una capra, goffa. Leggeva dei foglietti in una lingua improbabile che non è l'italiano. Mai visto niente di simile. Sarebbe stata meglio Elly Schlein.
Vittorio Sgarbi salva Amadeus e rilancia Morgan
È fatto salvo il solo Amadeus: "Sette e mezzo, sobrio ed elegante. Un buon presentatore, quello che non è Ferragni. Potrebbe fare coppia con Morgan. Morgan fa il ricercatore musicale e lui che non conosce una nota fa il presentatore". E sul vincitore, Marco Mengoni, ancora una parola di conforto per il suo amico: "Lo ha scoperto Morgan a X-Factor 2009. Vede che faccio bene a puntare su Morgan?".
I nomi su cui puntare per Sanremo 2024
Vittorio Sgarbi fa i suoi nomi su cui puntare già a partire dal Festival di Sanremo 2024. Sembrerebbe quasi un Festival "dei tecnici": "Per la direzione del festival Morgan, un ponte fra musica classica e contemporanea: meglio un vero stravagante come lui che uno finto come Fedez. Per la presidenza Paolo Mieli, un uomo che abbia equidistanza. Al posto di Fuortes bisogna puntare in alto: Corrado Augias, Geminello Alvi, Roberto Andò, Emma Dante, Toni Servillo, Giorgio Montefoschi".