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Mostra del cinema di Venezia 2023

Venezia, Liliana Cavani Leone d’Oro alla carriera: “Prima donna regista a riceverlo, non è giusto”

La regista e sceneggiatrice ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera nel corso della Mostra del Cinema di Venezia.
A cura di Daniela Seclì
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La regista e sceneggiatrice Liliana Cavani ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera nel corso della cerimonia inaugurale della Mostra del cinema di Venezia, tenutasi mercoledì 30 agosto. Accolta da un'ovazione, Cavani ha spiegato di reputare ingiusto che le donne non vengano premiate quanto gli uomini, nonostante lavorino bene quanto loro.

Liliana Cavani ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera

Liliana Cavani, nel suo discorso, ha rimarcato: "Sono la prima donna regista a ricevere questo premio, trovo che non sia del tutto giusto". La regista ha continuato rimarcando come ci siano tante professioniste che meriterebbero di ottenere lo stesso riconoscimento:

Ci sono donne sceneggiatrici e registe che probabilmente lavorano bene al pari degli uomini. È un quadro che il festival dovrebbe considerare, e dovrebbe considerare anche che le donne possono fare bei film.

Liliana Cavani chiede che ci sia un cambiamento

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Liliana Cavani, poi, ha rivolto un appello al Festival perché attui un cambiamento: "La Mostra c'è già da tanti anni, è l'ottantesima edizione. È necessario senz’altro un riequilibrio in questo senso. Ci sono tante donne nel cinema molto brave e mi auguro che questo inizio abbia un seguito nel tempo". A Venezia, Liliana Cavani presenta fuori concorso il suo nuovo film "L’ordine del tempo". Come riporta il Corriere della Sera, la regista ha parlato dei rigurgiti del fascismo dovuti all'ignoranza e di quanto sia inaccettabile che qualcuno neghi ancora l'orrore dei campi di concentramento:

I rigurgiti del fascismo? C’è un popolare detto che dice: “La madre degli imbecilli è sempre incinta”. Credo sia quasi inevitabile che ci siano delle persone che vivono nella nostalgia di un passato che, per fortuna per noi, non c’è più. Purtroppo ci sono ancora oggi persone che ragionano in un certo modo, ma è dovuto all’ignoranza della storia. Ma sono tranquilla: un pericolo fascista oggi alle porte non c’è. […] Ci sono ancora persone che negano, nonostante sia stato tutto filmato, l’orrore dei campi di concentramento. Li metterei legati costretti a vedere tutto. Mi stupisco però, credo nasca dall’ignoranza dei fatti. La storia a scuola si studia troppo poco e non sempre con il desiderio di capire, non adeguato alla ferocia dei tempi.

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