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Mostra del cinema di Venezia 2023

Venezia 80, Adam Driver chiede sostegno ad Amazon e Netflix per lo sciopero degli attori a Hollywood

Adam Driver, durante la conferenza stampa di presentazione di “Ferrari” il film di cui è protagonista diretto da Michael Mann, ha mostrato piena solidarietà agli attori di Hollywood in sciopero. L’attore ha poi rivolto un appello a Netflix e Amazon.
A cura di Ilaria Costabile
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Tra le star attese alla Mostra del Cinema di Venezia, c'era anche Adam Driver, protagonista del film di Michael Mann su Enzo Ferrari. L'attore, arriva al Lido nella giornata di giovedì 31 agosto, durante la conferenza stampa ha parlato dello sciopero degli attori di Hollywood, rivolgendosi anche alle grandi piattaforme come Netflix e Amazon, chiedendo un supporto più concreto dinanzi alle richieste portate avanti dei suoi colleghi.

Il sostegno di Adam Driver allo sciopero di Hollywood

L'attore americano è stato uno dei pochi a poter prendere parte alla kermesse, dal momento che le case di produzione del film diretto da Michael Mann, non rientrano nell'Alleanza di Produttori di Film e Televisione (Amptp) a cui si rivolgono i membri del SAG- Aftra, il sindacato degli attori, e che rientra nei termini dello sciopero. Driver ha espresso il suo orgoglio nel parlare di un film per lui così importante: "Sono molto felice di essere qui per supportare questo film, il tempo ridotto che abbiamo avuto per girarlo e gli sforzi di tutti gli incredibili attori che ci hanno lavorato e della troupe". 

L'appello a Netflix e Amazon

Ma, oltre a promuovere il suo lavoro, quello del regista e degli attori che hanno lavorato al suo fianco come Penelope Cruz e Patrick Dempsey, Driver si è soffermato sulla battaglia portata avanti ormai da settimane, prima ancora che dagli attori, dagli sceneggiatori e si è rivolto a due delle più grandi piattaforme streaming, ovvero Netflix e Amazon. Il divo ha provato a sottolineare quanto le richieste di chi lavora nel mondo del cinema siano legittime e si è chiesto per quale motivo società più piccole riescano ad accontentare le richieste avanzate dai sindacati, diversamente dalle grandi realtà di produzione:

Perché una società di distribuzione più piccola come Neon e STX International può soddisfare le richieste da sogno di ciò che SAG chiede – si tratta di pre-negoziazioni – la versione da sogno della lista dei desideri di SAG, ma una grande azienda come Netflix e Amazon non possono? E ogni volta che le persone del SAG vanno a sostenere un film che ha rispettato i termini dell'accordo provvisorio, è ancora più ovvio che queste persone sono disposte a sostenere le persone con cui collaborano, e gli altri no.

Un messaggio di solidarietà importante, che ha potuto diffondere in un contesto dedicato esclusivamente al cinema, facendosi portavoce di una richiesta che migliaia di attori gridano a gran voce, quella di maggiori tutele e di sostegno da parte delle grandi case di produzione.

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