Teresa Mannino difende Amadeus su John Travolta a Sanremo: “Siamo colonia americana, siamo sudditi”
Nel corso della conferenza stampa a poche ore dalla terza serata del Festival di Sanremo di oggi, 8 febbraio 2024, è stata presa di petto la polemica sull’ospitata di John Travolta. Il divo di Hollywood si è esibito nel ballo del quaqua con Amadeus e Fiorello nel corso del secondo appuntamento con la kermesse, ma a far chiacchierare oggi non è solo il siparietto andato in scena durante la diretta. In particolare, si discute del presunto inserimento dello sponsor dell'attore, il marchio di scarpe U-Power, configurando la possibilità di pubblicità occulta. Durante la diretta di ieri sera, infatti, il conduttore ha esclamato quello che è il claim de marchio, "Don't worry be happy". Al nostro inviato Francesco Raiola, il conduttore ha detto la sua: "Don't worry, be happy è il claim delle scarpe? Ma l'ho detto senza pensarci. Se era in copione? Il copione me lo scrivo io con gli autori e lo cambio all'occorrenza ma non c'era nel copione". A seguire è arrivata la difesa di Teresa Mannino, intervenuta per stemperare con ironia il dibattito.
Le parole di Teresa Mannino a difesa di Amadeus
Alla da domanda di Fanpage.it – "Per la questione Travolta, hai detto ‘Don't worry, be happy' prima dell'esibizione. Frase che causalmente è il claim dello sponsor di Travolta. È stato un caso? Poi ci risulta ci sia stata una mail nella notte che invitava a non utilizzare il video di Travolta per una questione editoriale" -, Amadeus ha replicato sostenendo di non essere a conoscenza del claim e di non aver scritto alcun copione prima di andare in scena: "Il copione lo scrivo, lo cambio, aggiungo o tolgo cose se sono in ritardo. Quella frase, che per me era tratta dalla canzone, non è nel copione. Non conosco nemmeno la marca delle scarpe. Come potete pensare che io possa fare promozione al marchio delle scarpe".
A seguire è intervenuta Teresa Mannino, co-conduttrice della terza serata del Festival che ha difeso il conduttore e direttore artistico facendo ironia:
Mi piace questo fatto che ci sia questa attenzione su quanto accaduto ieri con Travolta, siamo in un'azienda pubblica. Ma ci dobbiamo ricordare che questo è niente, noi siamo colonia americana, siamo sudditi. Arriva John Travolta e fa quello che vuole. Fa quello che vuole e Amadeus sta zitto. Di che cosa ci stupiamo se quello arriva e mette la faccia incavolata nonostante abbia firmato il contratto. Dobbiamo stare zitti, come stiamo zitti su tutto il resto.
La Rai: "Nessun accordo commerciale con Travolta, solo editoriale"
Anche la Rai si è espressa sulla questione, sottolineando l'assenza di accordi di carattere commerciale con John Travolta: "Non c'è stato alcun accordo di carattere commerciale con Travolta o società che lo rappresentano. C'è stato solo un accordo editoriale. Sul tema scarpe non c'era accordo di nessun tipo. Il compenso è un rimborso spese basso, altro non c'è da parte di Rai". Sulla questione del logo non oscurato ha poi aggiunto: "È arrivato in camerino ed è quasi immediatamente salito sul palco. Nessuno ha fatto caso al marchio perché non è molto popolare. Le telecamere stavano inquadrando i piedi, non il marchio. Abbiamo fatto un errore ma non c'era alcun accordo".