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Festival di Sanremo 2022

Sono donne, ma a Sanremo le chiamano “figure femminili”

Cinque figure femminili affiancheranno Amadeus alla conduzione del prossimo Festival. C’è un problema con le donne che il festival non riesce a risolvere.
A cura di Francesco Raiola
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L'annuncio della Rai è che al Tg1 si sarebbe sciolto il giallo attorno alle cinque figure femminili che avrebbero affiancato Amadeus al Festival di Sanremo. Sì, cinque figure femminili che, una per sera, avrebbero accompagnato il presentatore per ciascuna serata del festival. Un'espressione che ci riporta molto da vicino a "Una donna" al Quirinale, ovvero all'idea che basta che sia donna, senza fare nomi, tenendola lì come specchietto per le allodole e dire: ci avevamo pensato, ma…. Negli anni scorsi si è spesso parlato del problema che Sanremo aveva con le donne, spesso "vallette" (sic), talvolta co-conduttrici, poche volte conduttrici e, in generale, del problema del bisogno di avere varie co-conduttrici al fianco del conduttore di turno.

Non ce ne vogliano Amadeus e la Rai, ma su questo punto continueremo a domandarci il perché di certe scelte. Difficile mettere da parte la questione linguistica, e nello specifico la scelta di usare l'espressione – lasciateci dire incomprensibile – "figure femminili", senza specificarne neanche il ruolo. E se la lingua modella il mondo e ci porta alla scoperta di determinate realtà, ecco, questa realtà non ci piace. Ognuno fa le proprie scelte, ma è difficile non rendersi conto di come anche il Festival, evento che Amadeus ha condotto al meglio negli anni scorsi, ottenendo risultati importanti sia di ascolti che di peso sull'industria, si pieghi ancora una volta a un linguaggio povero.

Chi di noi, nella quotidianità, si sognerebbe mai di dire: "Ho visto alcune figure femminili l'altro giorno" o "lavoro con bravissime figure femminili". Nessuno, appunto. Ancora una volta, quindi, a fianco al conduttore di turno vedremo alternarsi diverse donne ogni sera, professioniste che porteranno la propria professionalità per qualche ora prima di abbandonare il palco e lasciare spazio alla prossima. Ma alla fine ci abbiamo fatto l'abitudine per un palco che, negli anni, ha privilegiato percentuali maschili molto più alte di quelle femminili, come confermato anche quest'anno e come confermano le classifiche musicali da anni a questa parte. Perché, alla fine, Sanremo è specchio della società, anche se sarebbe bello che in alcune cose, come avvenuto per lo sdoganamento di alcuni artisti, potesse fare da lepre e non da inseguitore.

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