Simone Cristicchi: “Volevo evitare la retorica, spero di ripetere il miracolo di Vecchioni e Diodato”
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/25/2025/02/23117429_small-1739358121507-1200x675.jpg)
Simone Cristicchi è senza dubbio la mina vagante di questo Festival di Sanremo. Con la sua Quando sarai piccola, si è guadagnato una standing ovation nella prima serata del Festival di Sanremo, posizionandosi nei primi cinque della classifica a fine serata e alimentando il dibattito su una situazione fuori dagli schemi alla vigilia di questo Festival.
Cristicchi e le speranze di vittoria
Cristicchi in conferenza stampa si è detto subito sorpreso per l'omaggio del pubblico di ieri sera: "Non ho dormito molto questa notte". Una canzone, la sua, che ha raccolto grande consenso per il tema trattato e che, per la sua nettezza, può anche spaccare il dibattito. A domanda di Fanpage su questo aspetto, ovvero se non pensi di avere scritto una canzone consapevole che sarebbe stato quasi impossibile esprimere dissenso, a rischio di sembrare insensibili, l'artista ha risposto:
Sinceramente non ho valutato questa cosa. Il miracolo sarebbe riuscire a mettere d'accordo pubblico e critica come avvenne nel lontano 2007, come è successo anche per Vecchioni, ma mi viene in mente anche Diodato, che ha messo d'accordo tutti. Sono miracoli, ma anche qui parliamo dell'imponderabile. La cosa di cui mi sono preoccupato di più in questa canzone è evitare le retorica, se l'avessi percepita non l'avrei nemmeno presentata perché sarebbe stato un rischio.
Cristicchi sul pianto di Gabriele Corsi
Tra gli elementi che hanno sospinto il favore del pubblico ieri sera, già dalla sua parte prima ancora di ascoltare la canzone, c'è stata sicuramente la commozione spontanea di Gabriele Corsi al Prima Festival di pochi giorni fa. Cristicchi racconta: "Anche io mi sono commosso, abbiamo dovuto rifare quell'intervista tre volte, ci siamo commossi tutti, perché queste sono storie vere, è vita autentica. Anche dopo il Covid, secondo me non riusciamo più a trasmettere la nostra interiorità ed è molto raro che nascano situazione come quella accaduta al Prima Festival".
Il cantante ha parlato anche del confronto con gli altri artisti in gara e la difficoltà di fare breccia nel cuore del pubblico più giovane: "Per chi ha meno di 25 anni io sono uno sconosciuto […] La cosa più bella che è successa ieri è un messaggio ricevuto da un ragazzo che mi ha scritto: "Dopo aver ascoltato la tua canzone, il resto del Festival vado a vederlo da mia madre".
Sui gusti musicali di suo figlio: "Sulla scena trap e rap mio figlio mi ha fatto scoprire anche cose sbalorditive. Gli ho promesso che avrei provato ad organizzare un duetto con Kid Yugi che è il suo mito. Forse è tra i più letterari, così come Marracash, che ogni volta ci regala una visione del mondo potente con i suoi testi. Mi piace scandagliare la playlist di mio figlio e capire perché lui ascolti alcuni artisti più che altri".
Sul finale della conferenza, Cristicchi ha risposto a chi gli contesta di sfruttare il dramma, la patologia per fare show: "Non rispondo nulla, si commenta da solo, io non ho bisogno di sfruttare nessun argomento".