“Scandalo voti” Eurovision, San Marino risponde alle accuse: ‘Azione autoritaria di EBU’
Il comunicato di EBU sulle presunte irregolarità nel voto all'Eurovisione stanno generando i primi effetti. Tra i paesi coinvolti nello "scandalo votazioni" c'è San Marino, con la tv pubblica che ci ha tenuto a fare delle precisazioni dopo quanto accaduto, contestando la decisione e, soptattutto, il modo adottato. Attraverso un lungo comunicato pubblicato sui social San Marino RTV precisa "di essere sempre rimasta in contatto con EBU e considerato EBU l’unico interlocutore fino al comunicato di ieri nel tardo pomeriggio. Il comunicato non è stato condiviso nonostante RTV – e gli altri 5 paesi coinvolti – siano membri attivi del consorzio".
San Marino risponde alle accuse di Eurovision
La rete pubblica di San Marino passa quindi al contrattacco: "E’ importante sottolineare questo perché la maniera in cui EBU si è mossa in questa vicenda a nostro giudizio sembra un po’ autoritaria anziché ispirata dall’associazionismo che invece guida e regola i rapporti tra i membri EBU. Abbiamo già fatto presente a EBU il nostro disappunto per il modo e non ci riferiamo al solo comunicato stampa appena uscito. Alla domanda se EBU ritenesse i sospetti di irregolarità di voto fondati al 100% la risposta è stata no". E ancora:
Alla domanda se EBU si fosse accorta che un gruppo di paesi della II semifinale si sarebbe apparentemente scambiato il 12, il 10, l’8, il 7 e il 6 la risposta è stata no. Alla domanda sul perché i voti annullati di San Marino e degli altri 5 paesi sospettati siano stati dati tutti a Svezia (a cui sono stati girati 72 punti) e Australia (60 punti per lei) la risposta è stata perché “avevano le canzoni più belle. Nulla ci fa pensare che i nostri giurati abbiano votato qualcosa che non piacesse loro. Il loro – e nostro – 12 all’Italia è stato sostituito da EBU con un 12 alla Spagna. Abbiamo chiesto in quale maniera sia stato “calcolato” questo nuovo voto ma non ci è stata data una risposta precisa. Conosciamo l’Eurovision e da anni collaboriamo con loro, continuiamo a credere nelle istituzioni e nel concorso e tifiamo per il migliore, anche se non sempre ha la canzone migliore.
Il comunicato si chiude con un'ulteriore precisazione: "Ricordiamo che secondo il ricalcolo EBU, i punti assegnati da San Marino all’Italia sono stati appena 3. Nelle ultime ore anche Montenegro ha respinto le accuse di essersi accordata facendo notare come anche altri paesi si siano votati vicendevolmente (Svezia, Australia, Belgio ed Estonia) a dimostrazione che, visto l’esiguo numero di nazioni in gara nella prima semifinale, era impossibile evitare ripetizioni nelle votazioni".
EBU suppone irregolarità nelle votazioni
A sollevare il caso delle presunte irregolarità era stata proprio l'organizzazione di Eurovision, che nel pomeriggio del 19 maggio aveva reso noto un comunicato per spiegare il caos dei voti che aveva rischiato di compromettere semifinali e finali. Sembra che Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino si sarebbero accordati per assegnarsi i punti più alti (che, ricordiamo, andavano da 1 a 8 e poi 10 e 12). Ecco quanto si legge:
"Nella seconda semifinale è stato notato che quattro delle sei giurie hanno tutte posizionato cinque degli altri Paesi nella loro Top 5 (prendendo in considerazione l'impossibilità di votare per se stessi); una giuria ha votato per gli stessi cinque Paesi nella sua Top 6 e l'ultima delle sei giurie ha piazzato quattro degli altri Paesi nella sua Top 4 e un quinto Paese nella sua Top 7. Quattro dei sei Paesi hanno ricevuto almeno una volta 12 punti, che è il massimo che può essere assegnato".