Sanremo 23, Fiorello interviene durante la conferenza chiamato da Amadeus: “Che ha detto Coletta?”
Si è tenuta oggi, 6 febbraio, la prima conferenza stampa del Festival di Sanremo 2023. In diretta dal teatro Ariston, il direttore artistico Amadeus e Stefano Coletta (direttore dell'intrattenimento e del prime time Rai) hanno incontrato i giornalisti per presentare le novità di questa edizione, dalla suddivisone dei Big in gara nelle prime due serate, alla descrizione di quello che sarà la kermesse. Presente anche il sindaco della città dei Fiori.
La telefonata in diretta di Fiorello
Non poteva mancare anche Fiorello durante la conferenza stampa di apertura del Festival di Sanremo 2023. A chiamarlo durante il live è stato Amadeus, che lo ha messo in vivavoce, davanti a tutta la sala. Il noto conduttore di VivaRai2 ha preso in giro Coletta per il discorso appena fatto sulla kermesse: "Ma che ha detto Coletta? Il guado? La consapevolezza? Non abbiamo capito una coppia". Risata generale nella sala stampa, compresa quello dello stesso direttore Rai.
Le parole di Stefano Coletta su Sanremo 2023
Stefano Coletta, quindi, prende parola per raccontare la vigilia di un Festival che promette di essere foriero di nuove possibilità di racconto, nonché artistiche, attraverso la musica e la testualità dei brani in gara:
Sarà un Festival in sequenza con i precedenti, ma molto differente per molti aspetti. Vorrei partire dal lavoro che Amadeus fa sulle canzoni, ed è davvero la pietra miliare del lavoro sul direttore artistico, abbiamo costruito i Festival in base agli accadimenti del Paese, arriva questo quarto Festival nelle piene funzioni che un’espressione artistica può portare, questo modo collettivo del paese ha portato alla sintonizzazione del lavoro fatto da Amadeus con target che non erano mai apparsi in maniera così prepotente del Festival, io penso che si tratti di un festival che vuole portare consapevolezza, io ho trovato negli artisti che ama ha scelto l’urgenza di dire, di non perdere più tempo, la consapevolezza di aver provato che nelle proprie esistenze non c’è sempre troppo tempo per dure, c’è il racconto dei giovani artisti, c’è quello di voler dire noi siamo questo, abbiamo attraversato una fase complicatissima della nostra sensibilità, si mettono in gioco per dire, e non pensare più di non dover dire.