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Festival di Sanremo 2025

Sanremo 2025, Emis Killa indagato: “Il cantante pronto a rinunciare al Festival”

Emis Killa sarebbe pronto a rinunciare alla partecipazione al Festival di Sanremo. La possibile scelta arriva dopo essere stato indagato per associazione a delinquere ed essere coinvolto nell’inchiesta Doppia Curva, per la quale ha anche ricevuto un Daspo.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo la notizia, lanciata dal Corriere, che vede Emis Killa indagato per associazione a delinquere e a seguito del Daspo che gli vieta di assistere agli incontri calcistici, il cantante starebbe valutando di non prendere parte al Festival di Sanremo. Una scelta ancora in via di definizione, sulla quale nemmeno Carlo Conti, direttore artistico della kermesse, si è ancora espresso.

Emis Killa indagato valuta la partecipazione a Sanremo

Il rapper, quindi, stando a quanto riportato dal Corriere sembra essere intenzionato a non prendere parte a Sanremo 2025, a causa delle questioni legali che lo vedono coinvolto. Il suo nome è comparso tra quelli iscritti nel registro degli indagati, accusato di associazione a delinquere nell'inchiesta "Doppia curva" guidata dalla Direzione distrettuale antimafia, incentrata sugli affari criminali degli ultrà interisti e milanisti, a seguito della quale sono state approvate 19 richieste di misure cautelari, oltre che l'azzeramento delle due curve di Milano.

Ad aggravare la situazione di Emis Killa, il ritrovamento nella sua abitazione di coltelli, tirapugni e un taser. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, con le indagini in corso, il cantante starebbe valutando di non partecipare alla kermesse proprio per evitare che l'attenzione mediatica sia spostata completamente sulla sua vicenda giudiziaria.

Come anticipato, da parte dei vertici Rai non ci sono state pressioni, nemmeno da parte di Carlo Conti che, sicuramente, commenterà quanto emerso nelle scorse ore, considerando che già durante la conferenza stampa di presentazione dei brani erano state sollevate polemiche proprio attorno ad Emis Killa, in quanto socio di Lucio Lucci, ultras milanista al centro dell'inchiesta su citata. Il conduttore, in quel frangente, si era espresso in questi termini:

Non spetta a me giudicare. Non sono un giudice. Con quale autorità devo dire ‘ci deve essere non ci deve essere'. Io scelgo le canzoni. Secondo me la canzone di Emis, come quella di Fedez, come quella di Elodie e di Lucio Corsi, tutte le 30 canzoni sono meritevoli di essere su quel tavolo". Non può essere vincolante o una discriminante per me dire ‘tu si e tu no perché hai delle amicizie. A me interessa come si comporterà su quel palco. Il resto non lo devo controllare io. Non riguarda me.

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