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Festival di Sanremo 2025

Sanremo 2025, Carlo Conti dopo il caso Geolier: “Sì a canzoni in dialetto, ma non interi brani”

Alla conferenza stampa di Sanremo Giovani, Carlo Conti inizia a definire Sanremo 2025 e parla anche della possibilità di accogliere canzoni in dialetto: “L’apertura al dialetto credo sia definitiva, ormai fa parte del nostro modo di parlare, cantare. L’importante è che non tutto il brano sia in dialetto”.
A cura di Andrea Parrella
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Partirà martedì 12 novembre l'avventura di Alessandro Cattelan alla conduzione di Sanremo Giovani, il talent Rai attraverso il quale verranno selezionati i giovani artisti che si giocheranno sul palco dell'Ariston il prossimo febbraio la possibilità di partecipare alla gara tra le Nuove proposte. Quattro appuntamenti in seconda serata su Rai2 prima della finalissima in prima serata su Rai1 del 18 dicembre, che sarà di fatto l'appuntamento di lancio del Festival che si svolgerà il prossimo febbraio.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Sanremo Giovani erano presenti Alessandro Cattelan, Carlo Conti, il direttore Intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea e il vicedirettore Claudio Fasulo, nonché i giudici del talent. Marcello Ciannamea ha parlato di una "prima tappa di quello che sarà l'evento conclusivo del Festival. Sarà un vero e proprio talent, nel quale si sfideranno 24 artisti". Qui i passaggi principali della conferenza.

Le parole di Ciannamea e Fasulo

Fasulo parte dai rapporti lavorativi con Carlo Conti, con cui collabora da anni: "Abbiamo vissuto tantissime esperienze insieme, da Miss Italia nel mondo a tre anni di Sanremo insieme che hanno costituito le fondamenta del Sanremo degli ultimi dieci anni. Si deve partire da lì per capire cosa è diventato il festival oggi per target, livello e professionalità". Poi parla di Cattelan, che ha affiancato sin dal suo approdo in Rai: "Lavoriamo insieme dal suo primo affaccio in Rai, stiamo condividendo molte esperienze, avremo una primavera '25 molto intensa e questo Sanremo Giovani offre un'occasione formidabile per condividere obiettivi e gusti. Sanremo Giovani, come diciamo da anni, è la convergenza di tutta la nostra attività. Sanremo costituisce il brand più importante per la musica italiana e Sanremo Giovani, declinato a talent, deve diventare una costante del palinsesto autunnale per i prossimi anni. Dve diventare una linea propedeutica a quello che può essere la musica italiana, anche in funzione del festival che è l'epicentro di tutto il nostro sistema".

Quindi parola a Carlo Conti: "Oggi inizia ufficialmente l'organizzazione di Sanremo 2025, ringrazio Alessandro per questo doppio invito accettato, da Sanremo Giovani al Dopofestival, ha questa doppia caratteristica di condurre un talent e poi di fare quel salotto di seconda serata per approfondire certi aspetti. Sono felice che il direttore Ciannamea abbia accettato questa proposta di creare a tutti gli effetti un nuovo programma. Ritorno categoria nuove proposte, faranno una gara a parte, con un vincitore del venerdì, rispetto le scelte fatte prima di te che hanno dato risultati meravigliosi, però sono voluto tornare al mio triennio, durante il quale sono venuti fuori molti nomi che poi si sono affermati nel panorama nazionale. Abbiamo abbassato l'età proprio perché devono essere giovani e avere occasione di esprimersi al massimo e oggi, con le occasioni che ci sono di farsi sentire nel mondo musicale, pubblicare un disco è molto più facile di prima. La speranza è che l'anno prossimo possa diventare una prima serata di Rai2. Io sarò dietro le quinte, nella commissione, il protagonista sarà Alessandro. Nella commissione saremo in sette, quindi non ci potrà mai essere possibilità di pareggio".

Alessandro Cattelan co-conduttore della finale di Sanremo

Alessandro Cattelan: "Per quel che riguarda me, la mia cifra sarà la solita adottata in questo contesto, quella di provare ad essere una spalla per chi partecipa. Proverò ad alleggerire la tensione quando necessario, li lascerò stare quando saranno concentrati, sarò al servizio degli artsiti. Quanto al pubblico, sarà abbastanza semplice tenere alta l'attenzione, il programma durerà un'ora, che mi sembra una durata perfetta, in ogni puntata ci saranno tre eliminazioni e ci sarà per questo interesse e adrenalina. Un po' crudele per i ragazzi, in fondo questa è la vita". Proprio Cattelan ha poi risposto a una domanda sul suo possibile futuro alla conduzione di Sanremo e quando il conduttore si è smarcato dalla cosa dicendo che potrebbe non condurlo mai, è intervenuto Carlo Conti annunciando a sorpresa che proprio lui sarà co-conduttore della serata finale di Sanremo. Sull'etichetta di eterno giovane Cattelan ha detto: "È più di chi commenta la Tv che di chi la fa. Non mi sento più giovane da tanto tempo, penso di essere grande, ho responsabilità familiari cui faccio fronte e anche per il lavoro. Ho 23 anni di carriera, non sono mai stato disoccupato neanche qualche mese. Continuo a trovarla una parola carina, meglio che vecchio".

Le scelte di Carlo Conti su Sanremo Giovani

Carlo Conti è stato quindi interrogato su una questione relativa al limite d'età abbassato per i giovani: "Sono passati dieci anni dal mio ultimo Sanremo ed è cambiato il mondo, oltre che la musica italiana. La hit parade di dieci anni fa vede 8 brani stranieri e due italiani, oggi si è ribaltato. Il periodo del Covid, inoltre, ha permesso a tanti ragazzi di fare musica in cameretta facendola sentire e ottenere grandissimi successi. Era un limite che andava dato, purtroppo qualcuno resterà fuori, mentre altri potranno rimanere dentro. Mi ha stupito però che ci fossero pochissimi minorenni, nei 24 non ce n'è nemmeno uno. Mi aspettavo di più, ma forse si sentono ancora troppo giovani ed è giusto così, a tal proposito vorrei sottolineare che a breve partirà la nuova edizione de Lo Zecchino d'Oro". 

Rispondendo a una domanda di Fanpage, Carlo Conti ha parlato della scelta di dividere nuovamente la gara dei giovani e quella dei Big e se questa decisione non fosse legata al voler evitare che la presenza di giovani con un seguito social importante potesse sfiduciare dei grandi nomi a prendere parte al Festival: "Questo problema non c'è e i festival meravigliosi di Amadeus hanno dimostrato che molti Big abbiano deciso di mettersi in gioco insieme a realtà musicali nuove, mai state sul palco dell'Ariston. La scelta era legata al voler dare risalto a loro, dare uno spazio per un vincitore, un percorso diverso per chi è alle prime armi e che non ha ancora un seguito social importante e ha fatto già troppe cose, distinguendoli da altri. Potrà capitare che ci sia in gara un 25enne a Sanremo Giovani e un 20enne tra i Big. Volevo dare una nuova opportunità a persone ancora acerbe, con progetti ancora non precisi, per decollare".

Dialetto e autotune a Sanremo 2025

Si è parlato anche di dialetti, dopo che lo scorso anno la partecipazione di Geolier con una canzone quasi tutta in napoletano era stata un caso. Conti non chiude, ma precisa: "L'apertura al dialetto credo sia definitiva, l'importante è che non tutto il brano sia in dialetto, ormai fa parte del nostro modo di parlare, cantare, rendere l'Italia lunga e bella. Mi spiace che non possa esserci una canzone in fiorentino perché se oggi ci parliamo qui e ci intendiamo è grazie al sommo poeta (ride,ndr)". Spazio anche all'autotune: "Sarebbe assurdo non contemplarlo, dice Conti". Fasulo precisa: "Come sempre verrà accolto come effetto vocale, non come correttore di intonazione".

Come funzionerà Sanremo Giovani

Da martedì̀ 12 novembre, quattro appuntamenti settimanali con Alessandro Cattelan in seconda serata su Rai 2 (ma anche su Radio2 e RaiPlay). La semifinale andrà in onda martedì 10 dicembre, sempre condotta da Cattelan su Rai 2 (e in simulcast su Rai Radio2, con il commento di Giulia Nannini, Julian Borghesan e Giorgiana Cristalli). La Finalissima invece ridurrà gli 8 Artisti (compresi 2 di Area Sanremo) ai 4 Artisti che saliranno sul palco dell'Ariston. Andrà in onda dal vivo in prima serata su Rai 1, in onda il 18 dicembre dal Teatro del Casinò di Sanremo, con la doppia conduzione di Carlo Conti e di Alessandro Cattelan (commentata su Rai Radio2).

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