Sanremo 2022, le pagelle di cantanti e canzoni: i voti dopo la terza serata
Dopo le prime due serate che hanno dato la classifica provvisoria di Sanremo, il Festival entra nel vivo e con la terza serata ripropone in fila tutte e 25 le canzoni dei Big, con una votazione che vedrà protagonisti – dopo la sala stampa – il televoto e la giuria Demoscopica 1000. La terza serata è importante per poter rivedere dal vivo tutti i cantanti e farsi un'idea migliore di quelle che sono le canzoni e le esibizioni. Qui ci sono le pagelle della terza serata.
Giusy Ferreri – 6.5
Meme di questa edizione col suo megafono, scenicamente non semplicissimo ma d'effetto, coi violini che l'accompagnano subito dopo. È un pezzo differente da quello che siamo abituati a sentirle cantare, ma lei ci sta bene dentro e la porta ancora a casa.
Highsnob & Hu – 7
Comunque, ok, in tanti non avevano idea di chi fossero Highsnob e Hu – più fatti vostri che loro -, ma il pezzo cresce ascoltandolo, e la strumentale si insinua piano piano.
Fabrizio Moro 6
Non è un problema di Moro, probabilmente, ma di chi scrive, che sente in questa canzone qualcosa di già sentito. Si sente che Moro è assolutamente dentro il pezzo, che lo sente profondamente, l'emozione c'è, ma non sfonda il muro della sufficienza.
Aka 7even – 6.5
Aka7even ha perfettamente in testa quello che è il suo pubblico reale e potenziale e lo coglie in pieno, il pezzo è proprio da colonna sonora di un teen movie estivo. Parla di sé, ma il testo resta aperto a interpretazioni.
Massimo Ranieri – 8
La prima serata non era stata delle migliori per problemi audio che lo hanno portato a perdersi negli alti. Ma la seconda migliora, Ranieri è un grande, e averlo su questo palco è un onore. A questo si aggiunga una canzone delicatissima e il piatto è servito.
Dargen D’Amico – 8
Dargen regala punti per il Fantasanremo, cazzeggia sul palco e si diverte oltre a divertire il pubblico. La canzone è di quelle ossimoriche, con la cassa dritta (tunz tunz) e un testo che invita a ballare con l'amaro per i due anni pandemici. Dargen merita di stare in alto.
Irama – 6.5
Irama è tornato per riprendersi tutto, con un pezzo che sfrutta appieno l'orchestra e la voce, a dimostrazione che non è un cantante da tormentone (che pure sa fare). Il pezzo cresce con l'ascolto però resta un po' frenato
Ditonellapiaga e Rettore – 7.5
Ballano loro, balla il pubblico all'Ariston, balla il pubblico a casa.Ballano tutti, il pezzo racconta un po' di elettrodance, racconta Rettore a chi non sa chi sia e lo fa con una sorta di bignami
Michele Bravi – 7.5
Fantasanremo a parte, i complimenti di Michele Bravi a Drusilla rendono bene la sensibilità del cantante che subito dopo riversa tutto nella canzone. Artista a tutto tondo, con la creatività riversata anche nel look.
Rkomi – 7
Bravo Rkomi, pezzo rap-rock, orecchiabile, con echi vaschiani, esce dalla comfort zone e regala una canzone che al pubblico – lo dicono i numeri – già piacciono. Risalirà, però dobbiamo rivedere la presenza scenica
Mahmood & Blanco – 9
Amadeus non li ha ancora annunciato e il pubblico già esulta. Il pubblico dellp'SAriston. Loro entrano di bianco e nero vestiti. La canzone è già cult e loro la interpretano perfettamente. Ci hanno detto che è più improvvisazione. Mentono, chiaramente.
Gianni Morandi – 7
Gianni Morandi e Jovanotti sanno come si fa. Sanno come si fa a scrivere e interpretare una canzone che deve rimanere in. testa, entrare subdolamente e non uscire più, anche se non vuoi, anche se pensi che la canzone non sia la propria tazza di tè. Lei resta lì, fa capolino.
Tananai – 6
Un po' meglio della prima esibizione, Tananai, non troppo meglio, però. Canottiera ormai sdoganata definitivamente, la canzone ha potenziale caciarone, però.
Elisa – 8
Il primo ascolto della canzone di Elisa mi era piaciuto ma non era entrata come doveva. Pian piano che si ascolta si capisce perché Elisa è Elisa e perché è chiaramente una delle favorite per la vittoria finale.
Rappresentante di lista – 9
Ciao Ciao è il tormentone di questa edizione, c'è poco da fare. La rappresentante di lista si veste da Rettore, modernizza tutto, funkeggiano, ci mettono se stessi, un pizzico di fine del mondo e tantissima energia e sex appeal.
Iva Zanicchi – 6
Venire dopo LRDL è un po' una carognata, ritmo cala vertiginosamente, Zanicchi la tiene come sempre, ma la canzone resta un po' agée, con quell'assolone di chitarra che turba un po'.
Achille Lauro – 8
Oggi Lauro più sbarazzino, con meno il peso dei quattro festival sulle spalle, sembra più divertito, si sente di più il gospel e anche Domenica sembra meno Rolls Royce. Bene.
Matteo Romano – 7.5
Dai duetti (roba di Tiktok) al palco di Sanremo il passo è breve, ma Matteo Romano è bravo. Vediamo come risponde sul lungo termine e ai live.
Ana Mena – 6
Se fosse giugno la definiremmo tormentone, perché quello è. Ma sembra stonare su quel palco, meglio al di fuori, nelle radio, nelle strade, per far ballare la gente.
Sangiovanni – 7.5
Il forte desiderio di normalità per Sangiovanni, come lo presenta Drusilla Foer, lanciando il cantautore sul palco, è raccolto in un pezzo uptempo che nasconde un testo meno catchy. Sangio tiene quel palco perfettamente, e vale il discorso che vale per Aka, ha un pubblico di riferimento e lo conosce alla perfezione.
Emma – 8
Più canta e più ci piace, Emma, che scende in platea per prendersi tutto il pubblico, per sentire tutta l'energia che fa scaturire. Poi parleremo di un'artista che decide di regalare un pezzo di quel palco a un'amica e collega che stima. È una cosa meno scontato di quello che sembra.
Yuman 7
Yuman ci piace, è giovane, ha una canzone senza tempo, come sa esserlo il soul, una bella voce, la sfortuna di arrivare tardissimo. Un brano raffinato che non riesce a sfondare, forse gli è toccato il peggior Sanremo possibile per un pezzo così.
Le Vibrazioni – 6.5
Quando Sarcina parte con "che chiami amooore" un po' non ci credi, un po' pensi che è totalmente Sarcina, che questo brano è Vibrazioni al 100% e su quel palco portano un afflato rock che ci vuole.
Giovanni Truppi – 10
Peccato per l'orario troppo tardo, perché stasera Giovanni Truppi ha cantato e interpretato "Tuo padre, mia madre, Lucia" meglio della prima serata. Intenso, emozionante, la canzone esplode – non cresce – a ogni ascolto. Un altro campionato.
Noemi – 7
Brava Noemi, che chiude questa serata con una bella botta di energia, sorrisone di soddisfazione e la solita gran voce.