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Rovelli: “Nessuna cena col ministro Crosetto, la pace non è una questione privata tra me e lui”

Dopo il suo intervento sul palco del Primo Maggio, il fisico: “Incontrerei con piacere il ministro, ma la pace è una questione politica e deve discuterne il Paese”. Sulla Russia chiarisce: “Detesto il governo di Putin, ma è ipocrita condannare la guerra solo perché mossa da un paese autocratico”.
A cura di Giulia Turco
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Continua a tenere banco la polemica, forse l’unica di questo Concertone del Primo Maggio, sorta a distanza tra il fisico Carlo Rovelli, che sul palco ha espresso una posizione pacifista, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Non sono filorusso. Detesto la politica del governo russo e di Putin, penso sia una delle peggiori al mondo. È all'opposto dei miei valori politici”, chiarisce il professore raggiunto dal Corriere. “Crosetto? Sarà un piacere incontrarlo, ma non si tratta di una questione tra me e lui”.

L’intervento di Rovelli e la replica di Crosetto

Approfittando dello spazio che gli è stato dato nel corso della serata, il divulgatore scientifico Carlo Rovelli ha accusato il governo e in particolare il ministro della Difesa Guido Corsetto di assecondare gli istinti di guerra che si stanno diffondendo tra le potenze mondiali: "In Italia il Ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, presidente della federazione dei costruttori di armi, il Ministero della difesa deve servire per difenderci dalla guerra, non per fare i piazzisti di strumenti di morte”. Praticamente immediata la reazione del ministro che, via Twitter, ha difeso la sua posizione invitando Rovelli ad un confronto:

Inviterò a pranzo il Professor Rovelli così la prossima volta che parlerà di me lo farà avendo conosciuto me, le mie idee, sapendo cosa ho fatto e faccio ogni giorno per cercare la pace e fermare la guerra ed anche per sentire come si serve una nazione con serietà e rispetto.

Perchè Rovelli non andrà a cena con Corsetti

“Ho detto quello che pensavo, molti hanno apprezzato, qualcuno no. È normale, in un paese democratico”, riflette Rovelli intervistato dal Corriere alla luce della polemica. Si aspettava l’intervento di Ambra Angiolini dopo la sua stoccata al ministro, spiegando che non era presente per potersi difendere. “Me lo aspettavo. Immagino che gli organizzatori abbiano avuto timore di essere rimproverati dal governo”, commenta il fisico. Ad ogni modo, “ho apprezzato la cortesia e la signorilità con cui il ministro ha risposto alle mie critiche”, continua. “Ma non si tratta di una questione fra me e lui. Si tratta di un problema politico che vorrei discutesse il Paese, non lui ed io a cena. Poi ovviamente per me sarà un piacere incontrarlo, se lo desidera”.

Carlo Rovelli chiarisce la sua posizione sulla guerra

Il fisico respinge con forza le ipotesi su una sua posizione filo russa, dopo il suo intervento: Condanno la Russia con tutta la convinzione possibile. Invadere un Paese, bombardare città, uccidere soldati e civili, è un crimine orrendo”, chiarisce. “Condannare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia dicendo che il problema è che una autocrazia ha invaso una democrazia equivale a dire che invece se è uno Stato democratico a invadere, bombardare e uccidere, allora va tutto bene”, spiega.Questa è l’ipocrisia che ho provato a denunciare: l’idea che noi ci riteniamo in diritto di uccidere e poi ci scandalizziamo se lo fa un sistema politico che non ci piace”.

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