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Roberto Saviano racconta Rita Atria, il monologo sulla strage di Capaci a Sanremo 2022

Roberto Saviano è uno dei super ospiti del Festival di Sanremo 2022, salito sul palco per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: lo scrittore ha ricordato anche Rita Atria, giovane testimone di giustizia.
A cura di Gaia Martino
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In occasione dell'anniversario della strage di Capaci, Amadeus ha chiamato sul palco dell'Ariston Roberto Saviano. Lo scrittore partenopeo è uno dei super ospiti della terza serata del Festival di Sanremo 2022 e, senza guadagnare cachet, ha ricordato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino raccontando inoltre la storia di una giovane testimone della giustizia, Rita Atria, suicida a 17 anni.

Roberto Saviano ricorda Falcone e Borsellino a Sanremo 2022

Con un lungo monologo Roberto Saviano ha ricordato sul palco dell'Ariston nel corso della terza serata del Festival di Sanremo 2022 Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia nel 1992. "La loro storia è parte della nostra memoria collettiva. Per tutti noi sono simboli di coraggio" ha cominciato.

Dopo una morte di mafia, il giorno dopo c'era solo silenzio. La mafia credeva che sarebbe successo anche con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Oggi vengono celebrati come eroi ma non era così quando erano in vita. Venivano accusati di essere in cerca di spettacolo. Non erano visti come degli eroi. Di Falcone si arrivò a dire che la borsa con 58 candelotti di esplosivo rinvenuta nei pressi di casa sua se l'era messa da solo. Si preferiva affossarli attaccandone l'immagine.

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Il ricordo di Rita Atria

Lo scrittore partenopeo ha poi ricordato Rita Atria, una giovanissima testimone di giustizia che si è suicidata a 17 anni dopo la strage di via D'Amelio.

Rita Atria era figlia di un boss ucciso quando lei era bambina, aveva perso anche suo fratello che voleva vendicare il padre. Rita aveva compiuto un gesto diverso, denunciare ciò che sapeva di quella mafia, la stessa che aveva ucciso il padre e il fratello. Era diventata la più giovane testimone d'Italia. Era felice di essersi liberata del suo passato e voleva creare il suo futuro. Poi arrivò la strage d iVia d'amelio e 7 giorni dopo si tolse la vita. Borsellino era come un padre, la sua morte la fece cadere nello sconforto.

Roberto Saviano ha elogiato la giovane testimone riportando alcune parole da lei scritte, prima di morire, nel corso degli esami del terzo anno di scuola.

Con la morte di Falcone quegli uomini ci hanno voluto dire che loro vinceranno sempre, che sono più forti. L'unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici. Forse un mondo onesto non esisterà mai ma chi ci impedisce di sognare? Se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo.

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