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Festival di Sanremo 2025

Roberto Benigni: “A Sanremo 2025 la politica non c’è, situazione tesa. Musk vota Giorgia, ci sarà per diversi anni”

Roberto Benigni ha aperto la quarta serata del Festival di Sanremo dedicata alle cover. L’attore e comico ha scherzato con Carlo Conti tirando in ballo la politica e i cantanti in gara. Scherzando sul vincitore, ha giocato con l’omonimia tra Giorgia e la Meloni: “Musk vota Giorgia. Vince Giorgia. C’è Giorgia? E c’era l’anno scorso, c’era l’anno dopo e Giorgia ci sarà per diversi anni”.
A cura di Gaia Martino
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Roberto Benigni ha aperto la quarta serata del Festival di Sanremo in diretta questa sera su Rai 1. Il celebre attore, comico e regista sul palco del teatro Ariston ha parlato con Carlo Conti dell'assenza della politica nello show, poi ha giocato con l'omonimia tra l'artista Giorgia e Giorgia Meloni. Ha intonato con il conduttore e direttore artistico il brano L'Inno del corpo sciolto, poi ha annunciato il suo ritorno nel piccolo schermo con lo spettacolo Il Sogno, in programma per mercoledì 19 marzo su Rai1.

Le parole di Roberto Benigni a Sanremo

"Hai chiamato tutti: dalla Clerici a Gerry Scotti da Mediaset. Tu sì che hai fatto il campo largo" ha scherzato Roberto Benigni che con Carlo Conti ha commentato la sua presenza al Festival. "Figurati se mi perdevo il tuo Festival. Non mi perdo niente. Sei dappertutto, Rai 1, Rai 2, Rai3, interviste, giornali. Il Festival è magnifico, tutti parlano solo del Festival. Hai bloccato l'Italia. Dovresti fare il ministro dei Trasporti", le parole. Il comico e attore ha commentato il caso della collana di Tony Effe: "L'ho incontrato, mi fa: Robbè ma c'hai una collana da prestarmi?". E ancora ha tirato in ballo Elon Musk: "Sai chi ci sta guardando? Elon. Elon Musk. Ci sta guardando con tutti i satelliti che c'ha. Lui è interessatissimo, parla sempre dell'Italia e figurati se non vede Sanremo. Gli interessa. Vuole vedere Sanremo. Tu non hai seguito, ma su X ha già votato per il vincitore. Giorgia", le parole prima di scherzare con l'omonimia tra l'artista in gara e Giorgia Meloni. "Vince Giorgia. C'è Giorgia? E c'era l'anno scorso, c'era l'anno dopo e Giorgia ci sarà per diversi anni. Te lo dico io che me ne intendo di musica".  Poi la battuta su Trump: "Gli interessa Sanremo. Dopo la Groenlandia e Panama, vuole la Liguria. Metterà i dazi sulle trofie al pesto". Roberto Benigni ha poi ironizzato sull'assenza di temi politici al Festival: "La politica non c'è, Sanremo si sa è una situazione tesa. Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino, non si può, per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso".

Le parole per Sergio Mattarella

Roberto Benigni ha poi ricordato la presenza del Presidente Mattarella due anni fa all'Ariston: "Due anni fa su quel palco c'era il presidente Mattarella: si commosse, di divertì e commuovere il presidente è un'emozione che ti entra dentro il corpo e l'anima, perché è una persona straordinaria. Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità". Poco prima di congedarsi, la battuta sul cambio di paradigma politico: "Mi dà fastidio che tutti quelli che erano di sinistra, ora sono diventati di destra. Perché noi di Fratelli d'Italia…".

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