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Festival di Sanremo 2022

Rkomi: “Fantasanremo? Lo trovo un po’ trash, è divertente però mi sono concentrato sulla musica”

Ospite della diretta Instagram di Fanpage.it, Rkomi ha raccontato la sua esperienza a Sanremo 2022 dichiarando di essersi sentito a suo agio sul palco dell’Ariston e di aver vissuto un’esperienza formativa.
A cura di Ilaria Costabile
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Tra i protagonisti della 72esima edizione del Festival di Sanremo c'è anche Rkomi, giovane artista che ha fatto conoscere la sua musica da un po' di tempo a questa parte, infatti il suo album "Taxi Driver" è il più ascoltato del 2021. In diretta Instagram con Fanpage.it, il cantante che in gara ha portato il singolo "Insuperabile", ha parlato della sua esperienza sanremese, rivelando che a differenza di alcuni suoi colleghi, pur ritenendolo divertente ha preso le distanze dal Fantasanremo, che sta impegnando la maggior parte dei cantanti in gara, in una sfida ulteriore a quella canora.

Dai complimenti di Vasco al Fantasanremo

Già dallo scorso anno la scelta degli artisti che hanno calcato il palco dell'Ariston ha ampliato le possibilità del pubblico di ascoltare più generi musicali, e di conseguenza anche il Festival è cambiato, ha assunto i connotatati di una manifestazione diversa da quella a cui il pubblico è stato abituato. Questo cambio di rotta è risultato evidente anche agli occhi dei cantanti, come racconta proprio Rkomi che ha parlato della sua esibizione nel corso della quarta serata, in cui ha cantato Vita Spericolata: "È stato vero genuino, poi dopo la serata i complimenti di Vasco sono la cosa più bella che mi sia capitata. Quest'anno ci sono nuove voci, al di là di me, che raccontano il presente, Sanremo si è aperto a questo e noi ci siamo aperti a nuove cose". Tra le esperienze che hanno viaggiato parallelamente alla gara canora, c'è stata quella del Fantasanremo che ha intrattenuto non solo il pubblico, ma anche i cantanti non si sono tirati indietro: "Trovo un po’ trash tutto questo. Ieri era la serata del divertimento, quindi ci stava perdersi, però non è proprio il mio gioco."

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L'evoluzione della musica di Rkomi

La musica di Rkomi è cambiata, maturata, da quando ha iniziato questo percorso nel mondo dello spettacolo. Una musica che, quindi, è arrivata ad assumere i contorni di quella che l'artista ha portato sul palco dell'Ariston e a Fanpage.ita ha provato a spiegare da cosa sia scaturito questo cambiamento: "

Deriva da un attaccamento morboso con la musica suonata, ormai vado in tour con la band. Ho dei riferimenti molto grossi di band, fronliner e provo a fare qualcosa di simile. Poi a Sanremo viene fuori a metà. Ho bisogno di sentire tanto per entrare, sto prendendo lezioni di pianoforte, ho voglia di dire la mia anche nell’aspetto delle produzioni. Lo stavo facendo con un linguaggio più distaccato, i concerti li sento ancora più miei perché musicalmente dico la mia.

Il primo Sanremo di Rkomi

L'esperienza sanremese è senza dubbio unica nel suo genere, sebbene abbia le sue insidie e porti con sé un insieme di ansie, timori soprattutto per chi la vive per la prima volta. Nonostante tutto, però Rkomi ha rivelato di essersi sentito a suo agio sul palcoscenico, ma l'idea di avere una sola esibizione a serata è stata sicuramente determinante per l'esito della performance:

Sto vivendo una cosa molto formativa, che mi ha sempre fatto paura, adesso non me ne posso rendere conto, anche perché sul palco sono 4 minuti e devi saperli gestirli. Di solito il primo brano dei miei concerti è sempre molto adrenalinico, non lo vivo bene. È difficile, non c’è la possibilità di lavorarci al massimo anche dal punto di vista tecnico, perché ognuno ha la propria voce, il proprio timbro, le proprie spinte.

La differenza sostanziale tra un concerto e il Festival di Sanremo si percepisce in tante sfumature, come racconta Rkomi durante la diretta: "È diversa la coscienza di essere così seguiti, il numero di spettatori, però in realtà mi sono sentito molto a casa anche in termini di spazio.Da questa esperienza mi prendo tutto, sono stato tanto severo con me stesso arrivo dopo un mese di ultra lavoro, l’ho vissuta con meno leggerezza. Devo immagazzinare". 

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