Perché se Fedez e Tony Effe fanno dissing a Sanremo 2025 rischiano l’esclusione
Carlo Conti ha annunciato i cantanti di Sanremo 2025. Un cast folto, composto da 30 artisti, in cui compaiono nomi che sono già un programma. Su tutte, l'accoppiata composta da Fedez e Tony Effe ci dice già un pezzo di storia di questo Festival che verrà raccontato. I due rapper innalzano molto il coefficiente di chiacchiericcio che si creerà nella settimana sanremese, soprattutto per quanto accaduto di recente, con il dissing a distanza tra i due in cui è entrata, inevitabilmente, anche la figura di Chiara Ferragni, in quei mesi nei quali si formalizzava la separazione tra Fedez e l'imprenditrice digitale.
Il dissing tra Fedez e Tony Effe
Uno scontro in cui gli insulti e la misoginia l'avevano fatta da padrone, che aveva sollevato un vero e proprio polverone, in cui l'elemento musicale ha inevitabilmente ceduto il passo a quello della vita privata e che, per diversi giorni, aveva tenuto banco nel dibattito pubblico perché era riuscito a tirare in ballo persino i figli della ex coppia più in vista d'Italia.
L'annuncio della loro presenza a Sanremo ha acceso subito curiosità sui possibili scontri tra i due artisti, in considerazione del fatto che a Sanremo non saranno i soli due esponenti della scena rap italiana, visto che in gara ci sarà anche Guè, apertamente in conflitto proprio con Fedez. A sua volta il rapper ha sottolineato la presenza di Emis Killa, che invece gli è vicino, con una storia pubblicata sui social in cui ha mostrato una sua fotografia scrivendo che sarà l'unico con cui potrà parlare a Sanremo. Premesso che lasciano intendere come il sottotesto della loro partecipazione possa essere quello di una ricerca del conflitto, oppure risolversi in una altrettanto prevedibile pace siglata prima, dopo o durante la settimana festivaliera.
Cosa dice il Codice Etico Rai
Ma un dissing sul palco dell'Ariston è concretamente possibile? A rendere la cosa improbabile ci sono elementi diversi, non solo formali. A seguito del clamore era stato in primis Tony Effe a smorzare i clamori, lasciando intendere che gli insulti facessero sostanzialmente parte del gioco: "Non ho litigato con nessuno", aveva detto.
C'è poi un fattore meramente formale che rende il dissing improbabile se non impossibile. Il codice etico Rai, in una delle clausole principali recita che ogni destinatario "deve assicurare nel luogo di lavoro comportamenti improntati alla correttezza e al rispetto della dignità di ciascuno". Lo stesso documento, nelle sue premesse, richiama al rispetto della "sensibilità dei telespettatori e della tutela dei minori, rispettosa della figura femminile e della dignità umana, culturale e professionale della donna". Questo basterà a blindare Sanremo e schermarlo rispetto a eventuali polemiche? E soprattutto, siamo certi che evitare le polemiche sia proprio l'obiettivo di chi mette su un Festival con Fedez e Tony Effe?