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Festival di Sanremo 2022

Ornella Muti sulla polemica della cannabis: “Non spaccio canne, sostengo l’uso a scopo terapeutico”

Festival di Sanremo 2022. Ornella Muti è finita al centro della polemica per il suo sostegno alla legalizzazione della cannabis. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della prima serata, ha chiarito la sua posizione a riguardo.
A cura di Daniela Seclì
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Ornella Muti si è ritrovata suo malgrado al centro di una delle polemiche sanremesi. Nelle scorse ore, è stata accusata di dare "improprio sostegno alla liberalizzazione della cannabis". L'attrice che sarà co-conduttrice della prima serata del Festival di Sanremo 2022, ha fatto chiarezza nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in mattinata.

Ornella Muti sull'uso della cannabis a scopo terapeutico

Ornella Muti, nel corso della conferenza stampa relativa alla prima serata del Festival di Sanremo 2022, è stata chiamata a replicare alla polemica che l'ha vista protagonista. L'attrice si è detta dispiaciuta per il clamore: "Mi spiace questa polemica, pensano che io giri per il backstage distribuendo canne. Questo mi dà molto dolore. Io mi riferisco alla cannabis terapeutica, parlo di quello, non di un abuso di sostanze. Non spingo assolutamente l'aspetto ludico della cannabis". Quindi ha proseguito, chiarendo il suo pensiero: "Io ad esempio mi curo omeopaticamente ed è una mia scelta. Ci sono persone più esperte di me per parlare di quello che può fare la cannabis terapeutica, è comunque una scelta per il paziente se usarla o no".

La sofferenza della madre prima di morire

Le sue convinzioni sulla cannabis terapeutica affondano le radici anche nel dolore di avere visto sua madre soffrire prima della morte: "Mia madre ha sofferto molto prima di morire, le era stata prescritta e io non sono riuscita a dargliela, l'ho dovuta riempire di farmaci che alterano la coscienza e l'ho dovuta salutare senza nemmeno dirle ciao. Mi dispiace che venga confuso il mio impegno, lo trovo sciocco ridurlo a queste polemiche". Quindi ha concluso:

"Sarebbe meglio legalizzarla, visto che ci sono droghe ben più pericolose. Con il vino è più o meno lo stesso, lo bevono tutti, molti ragazzi vanno in coma etilico costantemente, ma sembra che nessuno se ne preoccupi. Sembra che io sia diventata pazza, ma non lo sono".

La replica della figlia Naike Rivelli

Nei giorni scorsi, intervistata da Fanpage.it, Naike Rivelli aveva detto la sua sulla polemica che ha travolto la madre. La figlia dell'attrice ha guardato il bicchiere mezzo pieno e ha visto nel clamore suscitato, un'occasione per sollevare il velo su questo tema:

"È stata la prima polemica del Festival, ma ringrazio chi l’ha sollevata perché è stato un pretesto per parlarne. Mi spiace che sia passata solo l'idea di mia mamma con un "cannone" in mano, lei non fuma nemmeno. Purtroppo c'è ancora troppa disinformazione a riguardo. Il nostro impegno è quello di informare sulle prescrizioni mediche della cannabis ad uso terapeutico, perché una persona che soffre ha il diritto di scegliere come curarsi. Quando mia nonna stava morendo ad esempio, potevo aiutarla a stare meglio, ma non lo sapevo. Furono degli amici in America a consigliarmi questa strada, avrei voluto fossero gli stessi medici a suggerirmelo".

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