Non c’è Zelensky agli Oscar 2022, per la guerra in Ucraina solo un minuto di silenzio
Il discorso di Volodymyr Zelensky alla premiazione degli Oscar 2022 non è avvenuto ma la cerimonia ha ricordato ugualmente la guerra in Ucraina. C'era l'ipotesi di collegamento con il presidente ucraino e in tanti lo attendevano, tra tutti Sean Penn che aveva minacciato di boicottare la cerimonia qualora l'Academy avesse deciso di impedire l'intervento in diretta. Per la guerra in Ucraina solo un minuto di silenzio e le parole di Mila Kunis, l'attrice che insieme al marito Ashton Kutcher ha dato il suo contributo aprendo una raccolta fondi che ha già superato i 30 milioni di dollari. Inoltre, tanti attori di Hollywood, tra i quali il nostrano Paolo Sorrentino, hanno mostrato il loro sostegno al popolo in difficoltà indossando fiocchi blu a favore dei rifugiati e altri simboli con i colori dell'Ucraina (giallo e blu).
L'appello di Sean Penn prima degli Oscar 2022
Sean Penn sperava in un messaggio estremamente forte da parte dell'organizzazione degli Oscar 2022 verso il popolo ucraino. L'attore, che ha trascorso diverse settimane in Ucraina per la realizzazione del suo documentario ed ha incontrato il presidente Zelensky prima e dopo l'invasione russa, aveva rivolto un messaggio chiaro in un'intervista alla CNN:
Rivolgo un appello tutti coloro che sono coinvolti nella cerimonia. Capisco che è il loro momento per celebrare i loro film, ma è un momento ancora più importante per risplendere e distinguersi, e protestare e boicottare gli Academy Awards.
Il collegamento con Zelensky non è mai arrivato, seppur si vociferasse che c'erano trattative in corso, ma il mondo di Hollywood non è rimasto indifferente di fronte al dramma umanitario che sta vivendo l'Ucraina.
Il messaggio per l'Ucraina agli Oscar 2022
Nella serata degli Oscar 2022, sullo schermo del Dolby Theatre è apparso un messaggio che ha invitato i presenti a raccogliersi in un assordante silenzio, per un minuto dedicato al popolo ucraino ancora devastato dalle bombe e gli attacchi aerei. Nel messaggio c'era scritto:
Vogliamo un momento di silenzio per mostrare il nostro supporto alle persone ucraine che attualmente stanno affrontando invasioni, conflitti e pregiudizi all'interno dei propri confini. anche se il film è una strada importante per esprimere la nostra umanità in tempi di conflitto, la realtà è che milioni di famiglie in Ucraina hanno bisogno di cibo, cure mediche, acqua e servizi di emergenza. le risorse sono scarse e noi come comunità globale possiamo fare di più. Vi chiediamo di sostenere l'Ucraina in ogni forma. #Standwithukraine.
L'intervento di Mila Kunis
Dopo le parole di solidarietà e l'invito a donare, sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles ha rotto il silenzio Mila Kunis, l'attrice di origini ucraine che insieme al marito Asthon Kutcher sta dando un enorme contributo alla popolazione ucraina. Queste le sue parole:
Recentemente, gli eventi globali hanno lasciato molti di noi fortemente scossi. Eppure, quando si assiste alla forza e alla dignità di coloro che affrontano tale devastazione, è impossibile non essere commossi dalla loro capacità di recupero. Non si può fare a meno di essere con tutti coloro che trovano la forza per continuare a combattere attraverso un'oscurità inimmaginabile.
Il tributo all'Ucraina sul red carpet
Anche gli attori di Hollywood hanno mostrato sostegno e vicinanza alla popolazione ucraina sul red carpet. Il registra Paolo Sorrentino ha indossato sulla sua giacca un fiocco azzurro con l'hastag With Refugees, "Perché anche se siamo qui, dobbiamo ricordarci di pensare a cose più serie" ha spiegato. Non è l'unico ad aver aggiunto al look un simbolo, come lui anche l'attrice del suo film Luisa Ranieri, poi Alberto Iglesias e la moglie Cristina, Jamie Lee Curtis. L'attore Jason Momoa ha invece sfoggiato un fazzoletto giallo e blu, Dough Hemphill ha indossato una spilletta con la bandiera ucraina.