Nek e Renga a Sanremo 2024: “Portiamo un brano scelto dalle nostre figlie, racconta un amore adulto”
Nek e Francesco Renga arrivano al Festival di Sanremo 2024 con il brano Pazzo di te. Si tratta della prima partecipazione in coppia per i due autori, con un brano scritto insieme a Diego Mancino, Dardust e Luca Chiaravalli. L'anno scorso i due autori erano stati protagonisti nell'Arena Suzuki, in Piazza Colombo a Sanremo, con un medley dei loro brani storici: da Laura non c'è ad Angelo, passando per Fatti avanti amore e Il mio giorno più bello del mondo. Mentre le ultime apparizioni da solisti sono rispettamente nel 2019 per Nek con il singolo Mi farò trovare pronto, mentre nel 2021 per Francesco Renga. In quell'occasione aveva presentato il brano Quando trovo te. L'orchestra durante la sua esibizione sarà diretta dal maestro Luca Chiaravalli. Qui l'intervista a Francesco Renga e Nek.
Com'è nata la canzone?
Francesco Renga: Abbiamo voluto portare una canzone scelta dalle nostre figlie, perché racconta un amore adulto, maturo. Abbiamo sentito la necessità, quasi l'urgenza di raccontare un amore puro, così come dovrebbe essere, così come dovrebbe essere raccontato. Purtroppo assistiamo troppo spesso a narrazioni di amori sbagliati, tossici, autodistruttivi. Quindi c'era la voglia di tornare a cantare l'amore come si faceva in quei Sanremo che guardavamo in bianco e nero: una canzone scritta per due belle voci.
Nek: La mia meno.
Francesco Renga: La sua è scritta proprio con quel suono che riporta un po' indietro nel tempo: una narrazione pensata, dagli outfit di Maurizio Mari, fino al canto.
Da dove parte questa riflessione sull'amore?
Francesco Renga: La scrittura è pensata per un amore maturo. Forse siamo semplicemente invecchiati e abbiamo voglia e bisogno di raccontare un amore maturo.
Nek: Si sono riflessioni di due persone con più di 50 anni che fanno leloro considerazioni sul sentimento che è reale, i sentimenti verso il quale bisogna semplicemente portare rispetto in qualsiasi momento. Altrimenti non si può dire amore: "Piegare le ginocchia del cuore" come dice Shakespeare. Abbiamo provato a metterli in musica ed è venuto fuori, secondo noi, una bella canzone da proporre qui.
Come nasce il progetto Nek-Renga?
Nek: Nasce da un'amicizia prima di tutto e ci teniamo a sottolinearlo perché va fuori dagli schemi della strategia. Cioè la strategia viene dopo, è il frutto di un legame. Per noi è molto più importante di tutto il resto. Questo legame la gente lo avverte, lo percepisce. L'atmosfera bella che viviamo rende leggera l'atmosfera intorno al Festival di Sanremo e a tutto quello che avviene prima di salire sul palco, che è pressante.
E il tour?
Renga: Arriviamo dopo una bellissima, fortunatissima e divertentissima toruneè.
Nek: In realtà è una celebrazione delle nostre traiettorie artistiche. Io 40 anni, lui 30.
Dal palco di Via Colombo fino al Festival di Sanremo.
Nek: L'anno scorso eravamo ospiti fuori, quest'anno sono riusciti ad accoglierci al caldo sul palco dell'Ariston.
Renga: Di buon grado abbiamo accettato. Avevamo una canzone che meritava, che grazie al cielo è piaciuta ad Amadeus. Meglio di così non poteva andare.
Intervista di Francesco Raiola