Myrta Merlino demolisce Tony Effe: “I suoi testi robaccia, fanno orrore. Parla delle donne come fossimo birre”
Continua a far discutere il caso di Tony Effe, escluso lo scorso 31 dicembre dal concerto di Capodanno al Circo Massimo a causa dei suoi testi, ritenuti inappropriati dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per il modo in cui parla delle donne. Nella puntata di Pomeriggio 5 di oggi, mercoledì 8 gennaio, Myrta Merlino è tornata sull'argomento, anche in vista della sua imminente partecipazione al Festival di Sanremo. Secondo la conduttrice, i testi del rapper "sono robaccia": "Se devo essere sincera fino in fondo i suoi testi mi fanno orrore", le parole in diretta tv.
Le parole di Myrta Merlino su Tony Effe
Myrta Merlino ha definito un "orrore" i testi di Tony Effe. A sostegno della sua tesi, la conduttrice ha letto in diretta a Pomeriggio 5 alcuni spezzoni dei suoi brani: "Lei la comando come un joystick, non mi piace quando parla troppo, le tappo la bocca. Bionda mi piace quando è italiana, mora se è sudamericana, rosa bella e maleducata", alcune delle strofe citate. Seguite da un ulteriore commento piccato da parte di Merlino: "Come fossimo delle birre. Robaccia spaventosa".
La conduttrice, ha quindi introdotto il tema del dibattito che l'ha visto coinvolto nelle ultime settimane: "Se questo è il suo modo di esprimere la sua arte, è lecito dire non facciamolo cantare o è censura? Questo signore qui è stato difeso da molte artiste, anche donne che normalmente combattono grandi battaglie femministe".
"Tony Effe scatena polemiche per diventare popolare"
L'opinione negativa di Myrta merlino sul contenuto dei brani del rapper è stata condivisa anche da Cesara Buonamici, una delle ospiti in studio. Secondo la giornalista, però, questo suo modo di fare sarebbe una scelta pensata per creare discussione e, di conseguenza, far parlare di sé:
Questo sistema lo adottano hanno molti rapper, la loro attività consiste nello scatenare la polemica. Abbiamo un mondo di straordinari cantanti eterni, come Vasco, Zucchero, Mina. Loro sono davvero famosi. Questi rapper, invece, hanno questa tecnica di scrivere testi orrendi, io francamente credo che nessuna donna normale si possa ritrovare o rivedere in questi brani, ma la polemica li rende popolari, non famosi.
"Il marketing in questo caso ha funzionato benissimo", la risposta di Merlino, riferimento al concerto organizzato dal rapper al PalaEur, andato sold out in poche ore dall'annuncio. Questa incongruenza di cercare il cambiamento culturale e poi ascoltare artisti che sembrano muoversi in direzione opposta è, secondo la conduttrice, un argomento da trattare con delicatezza: "La musica non è pedagogica, ma le parole diventano pietre e la violenza parte da quella verbale, bisogna stare attenti".