Michelle Yeoh vince l’Oscar a 60 anni: “Donne, non permettete a nessuno di dirvi che è troppo tardi”
La vittoria di Michelle Yeoh come miglior attrice nella notte degli Oscar 2023 farà la storia. L’interprete protagonista del film vincitore Everything Everywhere All at Once è infatti la prima donna asiatica a portate a casa la statuetta per la sua categoria. Nel lungometraggio, premiato come miglior film, Yeoh è un’immigrata sino-americana che, secondo la giuria, ha incarnato a pieno l’anima del film.
Il discorso di Michelle sul palco degli Oscar 2023
Salita sul palco carica di emozione, l’attrice, 61 anni il prossimo agosto, ha sottolineato il fatto che il suo primo riconoscimento sia arrivato in una fase già matura della sua carriera e della sua vita personale. La sua vittoria vuole essere un messaggio contro ad ogni tipo di pregiudizio o freno imposto dalla società. “Per tutti i bambini e le bambine che mi stanno guardando stasera: questo è un faro di speranza e possibilità, questa è la prova che i grandi sogni di avverano”, ha detto con la voce rotta dall’emozione. “E ragazze, non permettete a nessuno di dirvi che avete superato l’apice dei vostri anni”.
Il post di Michelle Yeoh su Cate Blanchett poi cancellato
A poche ore dalla proclamazione dei vincitori, l’attrice interprete di Everything Everywhere All at Once aveva condiviso sui social un articolo di Vogue che parlava delle vittorie collezionate da Cate Blanchett agli Academy, prima con il film The Aviator nel 2005, poi con Blue Jasmin nel 2014. Il pezzo si soffermava su un altro dato di fatto: da oltre 20 anni la statuetta come miglior attrice non viene assegnato all’esponente di una minoranza etnica. L’accusa, nemmeno troppo velata, è le diversità venissero ignorate. “Questo non vale solo per me, vale per ogni ragazza che mi somiglia. Vogliamo essere notate. Vogliamo essere ascoltate”, ha scritto accompagnando il post che, a poche ore dalla premiazione, è stato cancellato. Stando al regolamento dell’Academy infatti, fare riferimento ad altro candidati è espressamente vietato.