Maurizio Costanzo e le polemiche su Sanremo: “Sciocchezze e castronerie per fare parlare del Festival”
Sulle pagine del settimanale Chi, Maurizio Costanzo cura una rubrica in cui risponde a domande su temi di attualità. Nel numero in edicola questa settimana, il noto giornalista ha commentato le polemiche che già sono scoppiate attorno al Festival di Sanremo 2023.
Sanremo 2023, Madame cambia il titolo della canzone
Nel corso della finale di Sanremo Giovani, i Big sono stati chiamati a rivelare i titoli delle loro canzoni. Madame è in gara con il brano "Il bene nel male". Originariamente, però, il titolo pensato per la canzone era "Puttana". Così, ecco il quesito che è stato posto a Maurizio Costanzo:
Prime polemiche e primi scandali per Sanremo: Madame cambia all'ultimo il titolo della sua canzone (Pu***), troppo volgare per la kermesse canora. Era già successo a Lucio Dalla, con il suo capolavoro 4 marzo '43, a Giorgio Faletti con Signor Tenente (per quell'interiezione siciliana, "min***"), a Loredana Bertè, Vasco Rossi, persino, nell'antichità, a Jula De Palma. Ma possibile che Sanremo non cambi mai, ma proprio mai?
L'opinione di Maurizio Costanzo: polemiche utili a far parlare del Festival
Maurizio Costanzo ha il sospetto che questi aneddoti che suscitano dibattito e curiosità, siano creati dietro le quinte con il preciso scopo di far parlare del Festival di Sanremo e dunque, accrescere la curiosità attorno all'evento. Ecco cosa ha dichiarato sulle pagine del settimanale Chi nella rubrica Parliamone con…Maurizio Costanzo:
Diciamoci la verità: a Sanremo le canzoni non bastano, devono esserci anche delle sciocchezze di cui parlare. Anzi, io ho il sospetto che ci sia un apposito "Ufficio Sciocchezze", dove alcuni si adoperano per dare disposizioni a Madame di dire una certa cosa, ad Anna Oxa di dire quest'altra castroneria… Perché Sanremo è una macchina perfetta, tanto nelle canzoni quanto nel dileggio.