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Marco Mengoni conduttore del festival dopo Amadeus è FantaSanremo, ma sarebbe una bella realtà

Mengoni ha dimostrato in questa serata inaugurale di possedere tutte le qualità per adattarsi senza dubbio a una prima serata televisiva. E se fosse lui il nome adatto per succedere ad Amadeus senza soffrire il peso del confronto?
A cura di Andrea Parrella
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Il Festival di Sanremo 2024 è appena iniziato, ma il pensiero va già al prossimo, la prima edizione del dopo Amadeus. Un tema che è tabù, trattandosi di una missione impossibile per chiunque dovrà dare seguito all'opera del direttore artistico che ha riportato a dimensione di evento totale il Festival di Sanremo. E allora perché non cercare fuori dal mucchio, uscire dal campo della prevedibilità, immaginare un anno di transizione dal carattere sperimentale, per  abbassare il livello di aspettative e puntare su un volto nuovo?

La prima serata del Festival di Sanremo ha fornito un nome: Marco Mengoni. Co-conduttore della prima serata di questo festival, oltre che campione uscente, Mengoni ha dimostrato in questa serata inaugurale di possedere tutte le qualità per adattarsi senza dubbio a una prima serata televisiva.

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Capacità da intrattenitore, ironia, i riferimenti giusti (ha esplicitamente detto di ispirarsi ad Anna Marchesini), dimestichezza nel districarsi tra i momenti complessi di una diretta, stile, un talento canoro e musicale che incensare è diventato ormai pleonastico. Se aggiungiamo a queste caratteristiche una popolarità di cui, in questo momento, pochi personaggi pubblici godono in Italia, ci si può facilmente rendere conto che il nome di Marco Mengoni sarebbe perfettamente spendibile per quella necessità della Rai di cercare un personaggio che si muova in continuità con Amadeus, riuscendo se possibile ad allargare gli orizzonti verso platee più giovani, anche al di là di quello che l'attuale direttore artistico è riuscito a fare.

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Qualcuno dirà che il primo nome ipotizzato finisce sempre per essere il primo escluso, qualcuno altro sosterrà che Mengoni non accetterebbe mai un'avventura di questo tipo, impegnato com'è nei suoi tour e nel suo percorso musicale e non mancherà il parere di chi ritenga il suo profilo come acerbo per un'esperienza complessa come questa. D'altronde, volendo rimanere nel novero delle ipotesi fantasiose che lasciano il tempo che trovano, perché escludere a prescindere un tandem in cui Mengoni venga accostato ad un profilo come quello di Alessandro Cattelan, già sponsorizzato da Fiorello nei giorni scorsie più navigato in fatto di conduzione?

In fondo FantaSanremo è ormai una tendenza e fantasticare non è peccato.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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