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Mostra del cinema di Venezia 2024

Luca Marinelli a Venezia 2024 per la serie su Mussolini: “Da antifascista è stato doloroso interpretare il Duce”

Presentata alla Mostra del cinema di Venezia la serie tv targata Sky e firmata da Joe Wright ‘M – Il figlio del secolo’. Durante la conferenza stampa Luca Marinelli spiega le difficoltà che ha dovuto affrontare nell’indossare i panni di Mussolini.
A cura di Eleonora di Nonno
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Alla Mostra del Cinema di Venezia è stata presentata fuori concorso M – Il figlio del secolo, attesissima serie Netflix diretta da Joe Wright, in cui Luca Marinelli indossa i panni di Benito Mussolini. La storia, tratta dall'omonimo romanzo Premio Strega di Antonio Scurati, ripercorre la fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925 (dopo l'omicidio di Giacomo Matteotti) e racconta la vita privata del Duce. Durante la conferenza stampa, Marinelli ha ammesso di aver avuto qualche riserva prima di accettare il ruolo: "All'inizio ho avuto molti pensieri perché vengo da una famiglia antifascista e sono antifascista".

Le parole di Luca Marinelli alla Mostra del Cinema di Venezia

"All'inizio ho avuto tantissimi pensieri. Vengo da una famiglia antifascista, sono antifascista, sono cresciuto così e sono fermamente convinto di questo – spiega Luca Marinelli durante la conferenza stampa di presentazione di M – Il figlio del secolo – Quando mi è stata offerta la possibilità di partecipare al progetto i pensieri sono stati più di uno però poi ho capito che poteva essere una maniera per prendermi personalmente una piccola responsabilità storica". L'attore spiega che per fare il suo lavoro è importante approcciarsi ai personaggi interpretati mettendo da parte le proprie convinzioni: "Da antifascista aver sospeso il giudizio per quei sette mesi è stata una delle cose più dolorose che io possa aver mai fatto nella mia vita".

Luca Marinelli: "Trovo vergognoso quello che è successo ad Antonio Scurati e Serena Borrtone"

L'Adnkronos riporta anche le parole di Luca Marinelli sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Scurati e il suo monologo per il 25 aprile cancellato dalla Rai:

Trovo sia vergognoso quello che è successo ad Antonio Scurati e Serena Bortone. Siamo in un Paese democratico e non in una dittatura. Per questo è importante conoscere la storia perché si ripresenta e tante cose non vanno sottovalutate Lo vediamo anche oggi.

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