Levante a Sanremo 2023 racconta il suo disco che parla anche della depressione post-parto
A Sanremo i giornalisti hanno accesso all'appartamento di Levante dove lei li ha accolti per raccontare loro la sua esperienza a Sanremo 2023, la nascita del suo nuovo disco "Opera Futura" (da cui è estratto "Vivo", l'inedito presentato al festival) e l'esperienza della maternità.
Quando ha iniziato a scrivere quest'album era marzo-aprile 2020, appena terminato Sanremo, l'inizio della prima quarantena. Il governo chiedeva di restare a casa e Claudia Lagona, vero nome di Levante, decise di approfittare del ‘tempo libero' per scrivere e suonare. Dovevano essere due settimane di reclusione, poi diventate 60 giorni. Levante era a casa da sola e la sua propositività di scrivere il nuovo disco si arrestava sempre più, però le era rimasta un po' di speranza. Da questa speranza nasce la copertina di "Opera Futura", una release di dieci brani composti completamente al pianoforte.
La copertina di Opera Futura raccontata da Levante
Il verde. Levante attribuisce un colore ad ogni suo lavoro: per "Opera Futura" ha scelto il verde. "Questo colore – ha raccontato – è stato il mio new green carpet verso il nuovo disco". Si definisce un'esteta, per cui vede la copertina del disco come un'opera d'arte, parte integrante del progetto finale. Per la copertina di "Opera Futura" ha scelto di farsi immortalare seduta con un cigno vero in braccio su un fondo verde che rappresenta la sua strada, i passi verso il compimento del suo ultimo lavoro. Ha rivelato di aver provato grande emozione durante lo scatto. "Pesava dieci chili – ha raccontato – e quindi tutte le foto che ho con lui sono con un'espressione un po’ tra il terrorizzata e l'emozionata".
Nei brani ha descritto i sentimenti in maniera carnale. "Si sente proprio il livido, il dolore, le ferite", ha spiegato. Per questo ha deciso di inserire nel progetto visivo l'istinto animale, incarnato nel cigno. La scelta sul cigno è ricaduta dopo aver escluso la tigre (difficile da portare sul set) e le colombe (già utilizzate per un'altra copertina). L'idea le è venuta dopo aver letto una frase di Emily Dickinson che dice: ‘La speranza è quella cosa piumata'. Il cigno è un animale bello, che rappresenta l’eleganza, la bellezza , la leggerezza.
L'immagine può sembrare un riferimento a Björk che, durante una cerimonia degli oscar di 15 anni fa, ha indossato un cigno finto. Levante però ha smentito qualsiasi possibile citazione, compresa quella alla vicenda mitologica di ‘Leda e il cigno'. Ha scelto questo animale per ciò che rappresenta e perché il becco arancione le ricordava il suo nuovo colore di capelli.
Il messaggio di Vivo, la canzone di Levante a Sanremo 2023
"Non riesco a scrivere cose che non vivo", ha spiegato Levante. "Sono molto istintiva nella scrittura. Non mi posso inventare delle cose, non ce la faccio", ha detto. Quindi in "Vivo" ha avvertito la necessità di raccontare il suo vissuto, il momento buio che stava attraversando, nonostante fosse molto più facile fingere che andasse tutto bene. Con l'inedito che porta sul palco dell'Ariston cerca di distruggere il tabù legato alla depressione post-parto. Un'esperienza che, come la maternità, non poteva essere esclusa dal suo nuovo lavoro.
"Vivo" è un elenco di desideri che lascia emergere una forza, la voglia di uscire da un brutto periodo, è un voler dire: ‘io adesso mi riprendo tutto: il mio corpo, la mia mente, vivo come viene'. "Vivo il male, vivo il bene, vivo un sogno erotico". Quest'ultima frase, più volte presente nel testo, si riferisce a un sogno erotico inteso come slancio, come un modo di vivere istintivo e non connesso all'erotismo vero e proprio.
Amadeus ha scelto Vivo e non Mi Manchi
Levante ha presentato due proposte per Sanremo 2023: Vivo e Mi Manchi. È stata scelta ‘Vivo’. "Avevo presentato entrambi i brani per questo festival, ma effettivamente “Vivo” è molto più trascinante", ha detto. "Ero partita con l'idea di tornare con un brano più morbido perché avevo fatto il mio primo Sanremo con Tiki che era molto muscolare e poi invece è stata scelta “Vivo”. Ma riflettendoci mi ero detta che era assolutamente la scelta più adatta anche per il modo in cui stavo ritornand0. Sono contenta così".
Nessuna aspettativa di vittoria, così ha scelto di vivere Sanremo la cantautrice. Un mood che le consente di godersi l'esperienza con serenità. Quando partecipò con Tikibombom aveva aspettative più alte, per cui la delusione era dietro l'angolo. Il singolo rimase primo in classifica per settimane, ma non vinse. "Mi chiedevo – ha raccontato Levante – se non fossi abbastanza immediata, oggi ci ho fatto pace. La competizione è una cosa che io non sento. Quando calchi quel palco sei arrivato a milioni di persone. Nel momento in cui sali su quel palco hai già fatto grandissima promozione per la tua musica. Quando calchi un palco del genere, non dico che hai già vinto, ma ti sei esposto molto ed è una grande cosa".
Levante parla di com'è uscita dalla depressione
La voce spezzata dal pianto, il suo ultimo disco tra le mani. Levante racconta che un anno fa pensava di non farcela. Oggi, avere tra le mani "Opera Futura", significa esserci riuscita. Il brano in apertura del suo nuovo disco si chiama "Invincibile", ma non parla della sua invincibilità. L'artista spiega che non è facile uscire da soli dalla depressione, è necessario avere persone comprensive al proprio fianco, come il suo team e il suo compagno che nel suo tratto autodistruttivo le hanno ripetuto che andava tutto bene, che l'avrebbe superato, doveva solo tare tranquilla, senza mai farglielo pesare.
"Pietro (il suo compagno, ndr) non mi ha mai fatto pesare nulla del mio, a volte, essere un po' fuori dal mondo", ha spiegato. "Se io ho terminato ‘Opera Futura' – ha continuato – è grazie a Pietro, ci siamo aiutati a vicenda e in queste cose essere complici è fondamentale. Mi scoccia anche parlarne, perché non ho voglia di utilizzare la parola perfezione, perché la perfezione non esiste. Però devo dire che finora è stato tutto perfetto, alla fine devo utilizzarlo". Ha aggiunto poi che lui è il miglior genitore del mondo. Riguardo la sua depressione nel presente? "L'ho superata, ma ho visibilmente ancora qualche strascico", ha sottolineato.
La scelta del duetto con Renzo Rubino
"Renzo Rubino arriva dopo un mio giro pazzesco, perché, per qualsiasi artista, scegliere la cover a Sanremo è un dramma", ha raccontato Levante. Perché? "Perché magari quelli che tu vorresti portare sul palco non vogliono venire". La cantautrice era alla ricerca spasmodica di un compagno, finché non ha deciso di smettere di pensare al suo duetto, a chi vorrebbe con lei sul palco e ha scelto di concentrarsi prima sulla musica. Durante un viaggio in treno di ritorno dalle prime prove di Sanremo le è venuta in mente "Vivere" di Vasco Rossi. Ha cominciato a provinarla per capire che produzione e arrangiamento si potevano trovare.
Il brano le è sembrato perfetto per il suo significato, perché "Oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento", completa "Vivo" che lei porta in gara a Sanremo 2023. Quindi ha deciso di provare: è entrata in studio e ha registrato il provino della canzone di "Vasco", così come l'aveva immaginata. Per cantarla durante la quarta serata di Sanremo però le serviva un compagno. Non voleva un semplice collega, aveva bisogno di un amico che avrebbe compreso il suo stato emotivo, i suoi desideri.
Una sera le è venuto in mente Renzo Rubino, un amico che conosce da 10 anni, che la seguirebbe in qualsiasi follia musicale. Le serviva qualcuno che suonasse il pianoforte e lui ne è capace. Allora decide di inviargli un messaggio, si sentono immediatamente al telefono e lei gli dice: “Ti vorrei invitare sul palco di Sanremo per il venerdì delle cover". Rubino sembra emozionato, ma anche titubante, le chiede di mandarle il brano per valutare l'offerta. Dopo tre minuti la richiama e le dice “La so suonare!".
Poi hanno fatto le prove. "È andata bene – ha raccontato la cantautrice – Renzo è un amico, uno con il quale posso scambiare qualsiasi tipo di pensiero e mi sento serena. Perché poi è quello, dividere un palco così importante in un momento di tensione così importante. Lì vuoi solo qualcuno che ti capisca, che ti guardi e ti dica che è tutto ok".
Levante sarà all'Arena di Verona
Il 27 settembre Levante sarà in tour all'Arena di Verona. Il palco sarà ricco di elementi, perché nelle sue produzioni tanta orchestrazione. Non sono previsti ballerini sul palco, ha deciso di riempire lo spazio come può, ma senza la smania di dover essere negli spazi vuoti ad ogni costo.
Non ha voluto spoilerare possibili presenze di altri artisti con lei sul palco dell'Arena, ma ha menzionato qualcuno con cui le piacerebbe condividere le sue esibizioni: Carmen Consoli, Colapesce Dimartino, Elodie e Joan Thiele. "Qualche giorno fa dicevo “manca Joan, manca”, ha detto. Vorrebbe dare spazio anche a nomi che non ne hanno. "Questi Festival firmati Amadeus – ha concluso – sono una grande svolta sotto questo punto di vista".