Kekko dei Modà nel Dietro Festival 2025: “Gli antidolorifici mi seccano la bocca”, il problema alla costola mentre canta

Il Festival di Sanremo si è ormai concluso, ma oltre a quello che si è visto sul palco dell'Ariston in queste serate, c'è anche tutto quello che è accaduto dietro le quinte, lontano dalle luci della ribalta e raccolto dalle telecamere del DietroFestival, che racconta, appunto, tutto ciò che non si è visto. Sebbene si sia esibito senza risparmiarsi, scegliendo di dover rinunciare alle interviste e all'attività collaterale alla kermesse, Kekko Silvestre, frontman dei Modà, ha raccontato poco prima di entrare in scena in una delle serate, come si è fatto male.
Kekko Silvestre racconta gli effetti della caduta
La caduta di Kekko Silvestre, a un giorno di distanza dall'inizio di Sanremo 2025 è stata un vero e proprio fulmine a ciel sereno per il cantante che, infatti, è stato costretto a dover rinunciare ad una serie di attività durante le giornate del Festival per preservare la resa delle esibizioni. Tra gli stralci di racconto del DietroFestival, c'è proprio il cantante che racconta come è avvenuta la caduta e come sia stato difficile muoversi:
Mi sono ammazzato come un cretino, non sulla scala dell’Ariston, mi sono ammazzato sulla scala dei camerini. Devo dormire dritto, come se fossi in una bara. Non riesco a fare nulla. Io sono rotto. Sono gli antidolorifici che mi seccano la bocca, se mi parte la costola raccoglietemela voi.

Il bilancio di Kekko dei Modà dopo Sanremo 2025
A kermesse conclusa, il frontman dei Modà ha tracciato un bilancio non propriamente positivo dell'esperienza, probabilmente portando con sé il rimpianto di non aver potuto viversi appieno la settimana sanremese, solitamente ricca di eventi e di possibilità di scambio e confronto:
È stata una settimana durissima, forse la più dura della carriera, ma arrivare a Sanremo con un San Siro sold out e mollare alla prima difficoltà, sarebbe stato davvero poco rispettoso nei confronti di tutte quelle persone che ci stavano aspettando.




