Il Volo a Sanremo 2024: “Con Capolavoro festeggiamo 15 anni di carriera, poi arriverà l’album”
Il Volo, il gruppo formato da Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto, arriva al Festival di Sanremo 2024 con il brano Capolavoro. Si tratta della terza partecipazione del gruppo, dopo aver esordito con una vittoria al Festival di Sanremo 2015 con Grande Amore, che sarà il preludio anche all'uscita del terzo Ep Sanremo Grande Amore. Nel 2019 ritorneranno con Musica che resta, che non avrà lo stesso successo, chiudendo solo al terzo posto. Qui l'intervista a Il Volo.
Come nasce Capolavoro?
Gianluca Ginoble: Capolavoro è un brano che racconta un po' la nostra crescita personale e artistica. Anche perché tornare con le stesse cose rappresenterebbe un po' essere sempre gli stessi e non cambiare mai.
Piero Barone: Dopo 15 anni ci siamo accorti che non avevamo mai inciso un album di inediti. Abbiamo messo insieme un team di autori che hanno cucito su misura musicalmente i brani: i testi nascono anche da nostri confronti dialoghi, da discussioni. Gli autori hanno convissuto con noi per un anno, un anno e mezzo, e questi sono stati i risultati.
Che cosa rappresenta per Il Volo una nuova partecipazione al Festival?
Ignazio Boschetto: Sanremo ha un'importanza diversa per noi, perché quest'anno festeggeremo 15 anni insieme: 15 anni di carriera, 15 anni che sono iniziati da quel palco. Ed è il palco perfetto perché Sanremo in questi anni è cambiato, è diventata una vetrina mediatica incredibile. Per noi non c'era posto migliore per cercare di presentare questo nuovo progetto, da Capolavoro a quello che sarà poi il disco che uscirà prossimamente.
E invece l'America?
Gianluca Ginoble: L'America è la metafora del ragazzo che sogna di uscire fuori dalla propria comfort zone. In realtà racconta la nostra storia, questo nostro sogno di vivere di musica. C'è questa contrapposizione tra il sentimento e il lavoro come ambizione personale.
Che opportunità vi ha dato la possibilità di viaggiare tanto con la musica?
Piero Barone: Ci riteniamo tre ragazzi privilegiati che hanno avuto l'opportunità improvvisamente di conoscere il mondo, conoscere nuove culture, imparare nuove lingue. Magari col tempo riconosci che hai sacrificato la tua adolescenza, il tempo non trascorso con i tuoi amici, però poi c'è sempre tempo nella vita per recuperare alcune cose.
Che rapporto avete con le critiche, che vi hanno toccato anche negli scorsi anni?
Ignazio Boschetto: Siamo stati sempre abituati a vedere le critiche in modo costruttivo. È chiaro che ognuno ha i propri gusti, il proprio parere. Alla fine quello che conta è far musica, divertirci in primis e mettersi sempre in discussione. Anche perché pensa che noia essere sempre nella comfort zone. È un po' quello che stiamo facendo quest'anno con questo nuovo progetto.
Qual è la vera forza de Il Volo?
Gianluca Ginoble: Secondo me la grande diversità. Siamo talmente diversi che nascono sempre delle idee originali. Se fossimo uguali con gli stessi caratteri, con le stesse voci, con gli stessi gusti, secondo me sarebbe il più grande danno. È dal contrasto che nasce la scintilla e questa è la nostra grande forza. E meno male.
Obiettivo per il Festival di Sanremo?
Piero Barone: Abbiamo ben preciso l'obiettivo che è il bene del gruppo, il bene de Il Volo.
Intervista di Francesco Raiola