Il testo e significato di Sei tu, la canzone di Fabrizio Moro a Sanremo 2022
Dietro Iva Zanicchi e Gianni Morandi, solo Fabrizio Moro. Il cantante di origini romane partecipa per la settima volta al Festival di Sanremo, un contributo incredibile nella storia della manifestazione ligure, che lo pone solo dietro "L'aquila di Ligonchio" e il cantautore emiliano. Il cantante arriva con "Sei tu" e si classifica al nono posto dopo la serata cover. Dopo la vittoria nel 2018 in coppia con Ermal Meta, quando con "Non mi avete fatto niente" è riuscito a sbaragliare la concorrenza. Una storia d'amore tra il Festival e Moro che sboccia nel 2000, quando nella kermesse condotta da Fabio Fazio, si propose con il brano "Un giorno senza fine", classificandosi al 13° posto della sezione Nuove Proposte. Sette anni dopo invece, arriva "Pensa": il brano colpì il pubblico, permettendogli di vincere la sezione Giovani e di approdare ai Big nell'anno successivo con "Eppure mi hai cambiato la vita" con cui ottenne il 3° posto dietro la coppia vincitrice di Giò di Tonno e Lola Ponce. A firmare il testo di "Sei tu" è lo stesso Fabrizio Moro, in collaborazione con Roberto Cardelli.
Il testo di Sei tu
Sei tu che dai origine a quello che penso
la distanza compresa fra me e l'universo
motivo per cui la mia vita è cambiata
sei tu che hai visto i miei sbagli ma non l'hai giudicata
e sei tu quel confine fra il giorno e la notte
dove lo mi nascondo con le mie mani rotte
che continuo a scagliare su un muro che non cade giù
ma la forza che sento dentro ad ogni sospiro imperfetto
sei tu
che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi
sei tu
il mondo che passa attraverso i miei occhi
e sei tu che mi inietti nel sangue il destino
e accompagni i miei passi come fossi un bambino
sei la cosa più bella che ho sempre difeso
e hai sconfitto i miei dubbi quando io mi ero arreso
che ci vuole una forza incredibile per dire buongiorno
mentre provi a vagare fra te e chi sta intorno
mi hai visto credere in me e poi non crederci più
ma l'insistenza di esistere appesi ad un filo sottile
sei tu
che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi
sei tu
il mondo che passa attraverso i miei occhi
oggi è un giorno per credere in te
oggi lasciami senza parole
voglio vivere i sogni che ho fatto anche se
hai deciso di essere altrove
oggi è un giorno per credere in te
oggi lasciami senza parole
prendi ancora se vuoi la mia rabbia in affitto
la distanza fra un uomo che ha vinto ed un uomo sconfitto
che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi
sei tu
il mondo che passa attraverso i miei occhi
sei tu
il mondo che passa attraverso i miei occhi
sei tu
Il significato di Sei tu
I mostri della depressione alle porte, la sua salute mentale al centro del racconto di "Sei tu", che in parte descrive anche la persona che ha salvato Fabrizio Moro da uno dei momenti più difficili della sua vita. Per la sua settima partecipazione, il cantante romano decide per una ballad piano e voce, in cui l'intimità del racconto si sovrappone al peso della musica. Come ha raccontato lo stesso Moro, "Sei tu" è una dedica a chi gli ha salvato la vita in uno dei momenti più particolari, in cui la sua salute mentale ha influenzato tutto il contesto esterno: "Sei tu l’ho scritta per una persona che in questo momento così surreale e complicato, mi ha salvato dalla parte più brutta di me stesso, dai mostri della depressione". Nel brano viene sottolineato il legame e la riconoscenza tra Fabrizio Moro e la propria partner, a cui canta: "Sei tu che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi, sei tu il mondo che passa attraverso i miei occhi"