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Il mondo dello spettacolo chiede di ripensare ai tamponi obbligatori: “Sarebbe un disincentivo”

Si prospetta l’ipotesi di imporre il tampone anche ai vaccinati per la partecipazione ad eventi e spettacoli. Le associazioni di categoria da Assomusica ad Anec e Agis hanno scritto una lettera a Mario Draghi, dichiarando che qualora fosse adottata questa misura ci sarebbero “danni incalcolabili”.
A cura di Ilaria Costabile
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Con l'inasprimento dei contagi da Covid-19 si pensa a nuove misure che possano in qualche modo contenere la diffusione del virus che, soprattutto nelle ultime settimane, ha subito una vera e propria accelerazione. Il Governo ha ipotizzato che per prendere parte ad eventi, spettacoli teatrali, concerti o anche semplicemente per andare al cinema, possa essere necessario sottoporre i partecipanti ad un tampone. La notizia ha messo in allarme il mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento: "Ci sarebbero dei danni incalcolabili", hanno ribadito le associazioni di categoria che, quindi, sperano di un dietrofront da parte del governo, ragion per cui gli esponenti dei vari settori hanno pensato di scrivere una lettera indirizzata a Mario Draghi.

Le preoccupazioni del settore

Nella lettera firmata da Assomusica, Agis, Anec e altre associazioni di categoria, si legge: "Le notizie apparse sugli organi di stampa di un possibile obbligo di tampone per gli spettatori di cinema e teatri hanno creato una forte preoccupazione nel settore. Giova ricordare in questa sede che chi parteciperà ad attività culturali deve essere dotato di supergreen pass, misura da noi fortemente sostenuta e utilizzare i dispositivi di protezione individuale". Se venissero adottate queste misure ci sarebbero dei danni incalcolabili secondo le associazioni, che quindi chiedono al premier di vagliare meglio questa ipotesi, scrivendo inoltre nella missiva a lui rivolta: "Siamo certi che, pur nel rispetto delle esigenze di salute pubblica, converrà con noi sul fatto che le misure in atto sono già garanzia assoluta di sicurezza". Altro punto che viene affrontato riguarda, quindi, le direttive imposte dal Ministro della Salute, Roberto Speranza che spesse volte hanno generato non poca confusione anche nell'organizzazione di spettacoli dal vivo. L'introduzione di un tampone, come si legge, "comporterebbe un fortissimo disincentivo alla partecipazione e indebolirebbe lo strumento molto efficace del super green pass". 

Il Governo pensa a nuove restrizioni

La cabina di regia convocata per il 23 dicembre affronterà, tra le altre, la questione tamponi obbligatori anche per i vaccinati. Si tratta di nuove forme di restrizioni per impedire la diffusione della nuova variante Omicron che impera in gran parte dell'Europa, come riportato in questi giorni dell'Ansa.

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