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Festival di Sanremo 2023

Il Codacons ringrazia Fedez dopo la canzone a Sanremo 2023: “Di scarsa qualità ma ci è piaciuta”

“Ciao Codacons guarda come mi diverto”, ha detto Fedez nel brano che ha portato sul palco della Costa Smeralda al Festival di Sanremo. Ora è arrivata la risposta dell’Associazione dei Consumatori, che ha ringraziato il rapper: “Al di là della scarsa qualità musicale, la canzone ci è piaciuta”.
A cura di Elisabetta Murina
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"Ciao Codacons guarda come mi diverto". É così che Fedez ha parlato dell'Associazione dei Consumatori nel brano che ha portato al Festival di Sanremo, dove si è esibito sul palco della Costa Smeralda. Un freestyle, scritto insieme a Salmo, in cui il rapper si è scagliato anche contro la ministra delle Pari Opportunità Euguenia Roccella e contro Galeazzo Bignami, viceministro alle infrastrutture fotografato con una divisa nazista. Ora il Codacons, attraverso un comunicato, ha ringraziato il rapper per il brano. Cosa è successo di preciso tra Fedez e il Codacons?

Il Codacons ringrazia Fedez dopo Sanremo

Con un comunicato pubblicato sul suo sito, il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha ringraziato Fedez per il brano portato sul palco della nave, dove si è esibito durante la seconda serata del festival. "Al di là della scarsa qualità musicale, la “canzone” di Fedez ci è piaciuta"- si legge- "vogliamo ringraziarlo per aver portato una associazione dei consumatori al centro del Festival, dando così spazio a chi tutti i giorni si batte per la difesa dei diritti degli utenti. Allo stesso modo ringraziamo Fiorello e Amadeus che in questi giorni, in diverse occasioni pubbliche, hanno parlato del Codacons, favorendo la conoscenza tra milioni di cittadini della più importante associazione di difesa civica in Italia". 

L'Associazione ha poi parlato dell'aspetto politico del freestyle di Fedez, sottolineando che si tratta di "espressione della libertà di pensiero" e che l'eventuale responsabilità, in questo caso, spetti alla Rai:  "L’azienda dovrà valutare i provvedimenti da adottare nel caso in cui partecipanti o ospiti del Festival abbiano violato i regolamenti cercando di influenzare i risultati delle prossime elezioni”.

Codacons vs Fedez: la raccolta fondi durante il lockdown

Sono più di due anni ormai che il rapporto tra Fedez e il Codacons procede a colpi di denunce reciproche. Se volessimo riavvolgere il nastro, dovremmo tornare al marzo del 2020, quando durante il primo lockdown il rapper e la moglie Chiara Ferragni hanno organizzato una raccolta fondi a favore del San Raffaele di Milano per aiutare le persone colpite da Covid. In quell'occasione, l'associazione aveva chiesto di vederci chiaro per capire realmente quanti soldi fossero stati spesi per la struttura. Fedez aveva allora ripreso la segnalazione, attaccando a sua volta il Codacons e accusandolo di truffa per aver pubblicato un banner sul proprio sito internet relativo ad una raccolta fondi per attività legali in tema Covid. Il rapper ne era uscito sconfitto, come aveva fatto sapere la stessa associazione proprio questo gennaio.

Codacons presenta esposto contro Fedez per pubblicità occulta

Anche uno dei tormentoni più cantanti dell'estate 2021, vale a dire il brano Mille con Achille Lauro e Orietta Berti, è costato a Fedez un esposto da parte del Codacons. Il motivo, in questo caso, è pubblicata occulta al noto marchio Coca- Cola, che potrebbe costargli una multa fino a 5milioni di euro. "Il testo della canzone, cita più volte la nota bevanda americana e nel videoclip che accompagna il brano compare in continuazione il marchio ben visibile agli occhi degli spettatori ma senza informare gli stessi circa l’inserimento di marchi a fini commerciali all’interno del video", aveva scritto l'associazione nel rendere pubblica la notizia.

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