Gabry Ponte aprirà la finale di Sanremo con Tutta l’Italia: “Sto vivendo il Festival come fossi in gara anch’io”

Gabry Ponte sarà l'ospite d'apertura della finale di Sanremo 2025, che andrà in onda sabato 15 febbraio. Intervenuto su Rtl 102.5 in compagnia di Matteo Campese e La Zac, il deejay ha parlato del suo brano Tutta l'Italia, divenuto jingle ufficiale del Festival: “Ho immaginato un inno che facesse ballare tutta l’Italia, poi Carlo Conti l’ha scelto per Sanremo”, le parole.
Le parole di Gabry Ponte su Tutta l'Italia
Il suo singolo Tutta l'Italia è stato scelto come jingle ufficiale della 75ª edizione di Sanremo. Nel corso dell'intervento, ha raccontato come è nato il brano divenuto il simbolo del Festival: "Eravamo in studio, pensando al concerto di San Siro, e abbiamo provato a immaginarci un inno, qualcosa che facesse ballare e saltare tutto lo stadio e tutta l'Italia. Nel giro di due ore l’abbiamo creato. Da San Siro a Sanremo il passo è breve, e Carlo Conti ha fatto suo, mi ha invitato ad aprire la serata finale: sarò lì, con tutta l’Italia che balla".
Gabry Ponte ha aggiunto che quest'anno sta vivendo il Festival di Sanremo "come se fossi in gara". E ancora: "Mi hanno chiesto qual era il mio pezzo preferito dopo la prima serata, e ho risposto Lucio Corsi. Per domani è tutto pronto: l'outfit, lo show… sarà una sorpresa!". Dopo la fine del Festival, il deejay comincerà a preparare lo show a San Siro previsto per giugno: "Vi dico solo che sarà molto divertente! Ci sarà anche il repertorio degli Eiffel 65, sarà un evento celebrativo, un grande viaggio tra passato, presente e futuro. Ho già iniziato a realizzare le versioni remix di tanti brani, le sto svecchiando. Ogni settimana produco cinque o sei pezzi nuovi, non butto via niente: alcuni vanno avanti, altri no. Gli hard disk sono sempre pieni!".
Il significato del brano
Il brano, come recita il comunicato stampa, dà un "twist inedito a un brano capace di dipingere immagini nostrane presenti nei cuori di tutti noi, che trasmettono l’essenza del nostro paese". Passaggi che descrivono anche momenti storici di un'Italia che fu, come quando canta: "Il calcio lo prendono a calci, la moda che fa degli stracci, cucina stellata di avanzi, beato santissimo Craxi e quante monеtine", ricordando ciò che avvenne il 30 aprile del 1993, momento che chiuse la carriera politica di Bettino Craxi.