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Festival di Sanremo 2025

Gabriele Corsi: “La canzone che Cristicchi porta a Sanremo mi ha devastato. Mio padre ha una malattia peggiore dell’Alzheimer”

Gabriele Corsi condivide a Fanpage.it il momento toccante con Simone Cristicchi al PrimaFestival: “Tutti e due stiamo vivendo un momento particolare, Simone con la mamma, io con mio papà”.
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Quello che è successo al PrimaFestival, nella puntata di domenica 9 febbraio, è qualcosa di unico e di raro. È la televisione che si spoglia di ogni artificio e lascia spazio alla verità più pura. Quando accade questo, quando la vita vera irrompe nel racconto televisivo, è sempre una piccola rivoluzione. Gabriele Corsi racconta a Fanpage.it quello che è successo, quello che abbiamo tutti visto in quell'abbraccio con Simone Cristicchi, in gara al Festival di Sanremo 2025 con la canzone "Quando sarai piccola": "Tutti e due stiamo vivendo un momento particolare, Simone con la mamma, io con mio papà. Quando ho sentito la canzone mi ha devastato. Questo lo sanno fare solo gli artisti veri, mettere un dito che ti arriva direttamente nel cuore". 

Il padre di Gabriele Corsi non ha l'Alzheimer – come il protagonista proprio del suo libro "Che bella giornata, speriamo che non piova" – ma una malattia anche peggiore: "Una demenza fronto-temporale degenerativa che, a 83 anni, lo ha fatto regredire a uno stato infantile". Il conduttore del PrimaFestival rivela: "Mia mamma mi ha detto che ieri sera gli ha messo gli occhiali e guardava il PrimaFestival. Penso che nelle sue nebbie senta e percepisca. Poi, quando sto con lui, ci teniamo spesso la mano e forse ci stiamo dicendo più cose adesso che per tutta la nostra vita". Intanto, la striscia che precede il Festival sta andando benissimo: "Gli ascolti sono altissimi, meglio dell'anno scorso. La prima puntata è stato un record nella storia del PrimaFestival e ieri abbiamo migliorato questo record".

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Non stiamo piangendo, ci è solo entrato un abbraccio tra Gabriele Corsi e Simone Cristicchi in un occhio, per dirla con un meme. Ci racconti quell'abbraccio? 

È quello che avete visto. È un momento intimo tra due amici che si sono concessi la verità che è così rara in televisione. Tutti e due stiamo vivendo un momento particolare, Simone con la mamma, io con mio papà. Conosciamo bene cosa vuol dire stare accanto a una persona che vedi sgretolarsi, esattamente come ha detto Simone.

Cosa hai provato quando hai sentito per la prima volta la canzone di Simone Cristicchi? 

Quando ho sentito la canzone mi ha devastato. Questo lo sanno fare solo gli artisti veri, mettere un dito che ti arriva direttamente nel cuore. Simone ha letto la poesia che c'è nel mio libro e anche lui si è dovuto alzare per andare a sciacquarsi la faccia per evitare di piangere davanti a tutti. Non vorrei che si parlasse solo di questo, ma di tante cose potrei avere pudore, ma non di quelle che sono vere.

Anche tuo papà, come la mamma di Simone, ha l'Alzheimer?

Purtroppo mio padre ha una malattia ancora più grave: una demenza fronto-temporale degenerativa che, a 83 anni, lo ha fatto regredire a uno stato infantile. Questo spiega il mio crollo emotivo. Essere qui, in un contesto di festa e gioia, sapendo che i miei genitori sono lontani, è un'occasione importante, ma ti assicuro che il mio pensiero corre spesso a casa. La canzone di Simone mi ha riportato proprio lì, ed è per questo che sono crollato.

Lui riesce a riconoscerti in tv? 

Mia mamma mi ha detto che ieri sera gli ha messo gli occhiali e guardava il PrimaFestival. Penso che nelle sue nebbie senta e percepisca. Poi, quando sto con lui, ci teniamo spesso la mano e forse ci stiamo dicendo più cose adesso che per tutta la nostra vita.

Quando la vita vera irrompe nel racconto televisivo con questa forza viene da pensare che Simone Cristicchi possa essere il favorito per la vittoria del Festival. Sei d'accordo?

Non penso che chi viene qua con una canzone come quella di Simone venga con l'idea di pensare a un piazzamento in classifica. Se questa storia arriva al cuore delle persone e le persone ti ringraziano perché rappresenti il loro dolore, allora hai già vinto. Per il resto sono contento che l'attenzione si sposti dal gossip alla musica, sono contento che si riporti la centralità sulla musica. Questo è il Festival della Canzone Italiana, il Festival che rappresenta tutti i generi. Ti assicuro che ci sono canzoni meravigliose. La serata dei duetti è spettacolare. E credo che ci siano canzoni, come quella di Simone, come quella di Lucio Corsi, quella di Brunori Sas, ma anche altre cifre stilistiche molto divertenti come Willie Peyote, che regaleranno forti emozioni.

Come sta andando l'avventura del PrimaFestival?

Molto bene. Gli ascolti sono altissimi, meglio dell'anno scorso. La prima puntata è stato un record nella storia del PrimaFestival e ieri abbiamo migliorato questo record. I numeri non sono tutto, ma per chi fa il nostro mestiere hanno sempre una certa importanza. Poi, abbiamo una striscia breve ma non penso mai che serva tantissimo tempo per dire qualcosa. Si può dire molto anche in un tempo piccolo. Ha una impostazione molto moderna perché sembrano tanti piccoli video social. La gente sta apprezzando questo taglio che abbiamo dato con gli autori e siamo felici.

Il PrimaFestival negli anni scorsi era appannaggio delle giovani leve, quest'anno siete più esperti. Forse è questa la chiave del successo?

Abbiamo trovato una bellissima alchimia tra me e Bianca Guaccero e con Maria Sole Pollio come inviata. Abbiamo la comicità contemporanea dei Sansoni. Non è facilissimo raccontare quello che avviene al Festival, però stiamo restituendo l'atmosfera che è fatta di colore, di partecipazione, di divertimento e anche di emozioni.

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