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Francesco Gabbani contro l’autotune a Sanremo 2025: “Andrebbe tolto, ma poi molti non potrebbero cantare”

Manca sempre meno a Sanremo 2025 e Francesco Gabbani, che quest’anno parteciperà con il brano Viva la vita, ha parlato dell’uso dell’autotune al Festival. E lancia una frecciata ai colleghi: “Quest’anno la gara si è spostata più sul personaggio che sulla canzone”.
A cura di Sara Leombruno
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Manca poco a Sanremo 2025 e quella di quest'anno, per Francesco Gabbani, sarà la quarta volta al Festival. La sua canzone si intitola Viva la vita, ma non è in riferimento al celebre brano dei Coldplay: "Avevo pensato di cambiarlo per evitare l'accostamento, poi mi sono detto: perchè?". Nel 2016 vinse la categoria giovani con Amen, nel 2017 quella dei big con Occidentali's karma e nel 2020 arrivò al secondo posto con Viceversa. Quest'anno, però, come raccontato da lui in un'intervista al Messaggero, nutre qualche perplessità sull'uso dell'autotune. Ecco cosa ha detto.

Francesco Gabbani boccia l'autotune a Sanremo

"Quest'anno torno all'Ariston senza la tensione della competizione. La gara si è spostata più sul personaggio che sulla canzone", ha detto il cantautore, che però non ha voluto fare nomi. Nel corso della chiacchierata, Gabbani si è espresso sull'autotune, confermando quanto aveva già accennato l'anno scorso a Domenica In, quando aveva affermato: "Prima non esisteva, prima c'era la voce". Secondo lui, lo strumento di correzione vocale andrebbe tolto da Sanremo.

"Quest'anno è consentito come sfumatura, come effetto vocale, non come correttore dell'intonazione. Ma come si fa a stabilire se è effetto vocale o correttore dell'intonazione? Si rischia confusione", ha spiegato. Per poi aggiungere che, il rischio che corre chi non lo usa, è quello di "sembrare stonati se ci saranno delle piccole imperfezioni legate all'esibizione". A domanda diretta, ha risposto deciso: "Sì, andrebbe tolto. Il fatto è che poi molti non potrebbero cantare dal vivo (ridendo, ndr)".

"Tony Effe? Parla il linguaggio del suo tempo"

Gabbani ha anche espresso la sua opinione sul caso di Tony Effe, anche lui in gara a Sanremo 2025 con il brano Damme ‘na mano. Pochi giorni prima di Capodanno, il trapper fu escluso dal concerto al Circo Massimo perché il sindaco di Roma ritenne sessisti i suoi testi. Sull'artista romano, il cantautore ha detto: "Non è l'artista che va censurato: parla il linguaggio del suo tempo. Il problema è che le nuove generazioni hanno questi valori".

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