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Fedez e Rosa Chemical, inchiesta archiviata: “Bacio a Sanremo non fu atto osceno”

Dopo le polemiche per il bacio e il twerking al Festival di Sanremo 2023, è stata archiviata l’inchiesta che vedeva Fedez e Rosa Chemical accusati di atti osceni in luogo pubblico. Le motivazioni del gip di Imperia.
A cura di Daniela Seclì
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Archiviata l'inchiesta che vedeva Fedez e Rosa Chemical accusati di atti osceni in luogo pubblico, dopo essersi scambiati un bacio con conseguente twerking al Festival di Sanremo 2023. A essere determinante, secondo quanto riporta il Corriere, sarebbe stata la fascia oraria in cui il gesto ha avuto luogo: le ore 22:50, dunque quando i bambini non dovrebbero più essere davanti alla tv.

Fedez e Rosa Chemical, l'accusa di atti osceni in luogo pubblico

La notizia del bacio tra Fedez e Rosa Chemical ha tenuto banco per settimane, oscurando quasi ogni altro dibattito intorno al Festival di Sanremo 2023. Alcuni hanno visto in quel momento persino la miccia che rischiava di fare esplodere la crisi tra i Ferragnez. Ma alla fine, si è risolto tutto nel migliore dei modi. Chiara Ferragni e Fedez sono più uniti che mai e l'inchiesta è stata archiviata ad Imperia. Ma vediamo quali sono stati gli ultimi sviluppi sulla vicenda. Alla Procura di Imperia sono arrivati due esposti, di cui uno dell'associazione Pro Vita e Famiglia, così è stato aperto un fascicolo per atti osceni in luogo pubblico frequentato da minori. Il reato prevede una pena che va dai quattro mesi ai quattro anni di carcere.

Bacio e twerking a Sanremo, arriva l'archiviazione

Il sostituto procuratore Barbara Bresci ha chiesto, poi, l'archiviazione perché la performance di Fedez e Rosa Chemical aveva "finalità di puro spettacolo" e non offendeva "il senso comune del pudore in ambito sessuale". Poi, è arrivata anche l'archiviazione dell'AgCom perché la scena si è verificata "abbondantemente al di fuori della fascia oraria protetta". Inoltre: "Il registro creativo e la tonalità emotiva sono idonei a stemperarne le criticità e impediscono che assuma contorni morbosi o scivoli in una volgarità fine a sé stessa". Infine, si rimarcava come la scena fosse in linea con il significato della canzone Made in Italy, con cui Rosa Chemical gareggiava a Sanremo. Dunque, si può ricondurre al "diritto di espressione artistica quale corollario della libertà di manifestazione del pensiero". Il gip di Imperia, invece, inizialmente si è opposto all'archiviazione. Gli avvocati di Fedez, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, nel corso dell'udienza preliminare hanno spiegato che quel gesto non è affatto contrario al senso del pudore, il cui concetto si è ormai evoluto nel tempo. Inoltre, è inquadrabile "come espressione artistica e non certo come rappresentazione oscena". Dunque, era una performance artistica e non volgarità fine a se stessa. Gli avvocati hanno anche prodotto delle immagini in cui Renato Zero, nel 1989 nella trasmissione Fantastico, faceva "twerking su uno spettatore". In quel caso, non ci fu alcuna conseguenza. Così, il gip Massimiliano Botti ha prosciolto sia Rosa Chemical che Fedez, con la conseguente motivazione: la scena si è svolta "in una fascia oraria non destinata alla visione da parte di persone di età inferiore ai 14 anni".

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