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Elisa si riprende Sanremo nella serata di Zalone e Eurovision

La seconda serata del Festival di Sanremo si è chiusa: meno ritmo, ma la conferma di una selezione musicale all’altezza.
A cura di Francesco Raiola
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Il monologo di Lorena Cesarini sul razzismo e le sue lacrime sono ciò da cui bisogna partire scrivendo sulla seconda serata del Festival di Sanremo. Un monologo che riprende "Il razzismo spiegato a mia figlia" di Tahar ben Jelloun, che spezza quel ritmo che aveva caratterizzato la prima serata e di cui Amadeus si prende la responsabilità. Poteva essere costruito meglio? Sì, senza dubbio, ma il messaggio ha un valore e anche una posizione rilevante nel palinsesto.

In questa seconda serata Amadeus doveva competere ancora una volta con se stesso, con i numeri, ottimi, della prima e con un esordio dal ritmo enorme. Visto che squadra vincente non si cambia, così come scaletta vincente, ecco che ci si aspettava che il festival proseguisse con la stessa idea della prima, con molto ritmo, ma in questa seconda serata si rallenta, succede se hai tra gli ospiti Checco Zalone e devi annunciare che Laura Pausini assieme a Mika e Alessandro Cattelan, saranno i presentatori ufficiali di Eurovision.

Zalone ha scelto un siparietto in cui giocava con gli stereotipi, cercando – immaginiamo – di decostruirli, usando alcuni suoi cavalli di battaglia – come la donna trans – ma lasciandoci in confusione. Il punto sembra mancato, ma forse la cripticità è nella mente di chi scrive, chissà. Pare che un bel pezzo di pubblico – almeno quello social – abbia gradito, però, perché Zalone è questo, divisivo, specie quando tocca certo temi. L'effetto Zalone, comunque, c'è stato, meglio trapper e virologo parente di Al Bano.

Come ospiti musicali, dovendo fare a meno di quelli internazionali, Amadeus ha scelto per i fuoriclasse italiani e così dopo i Maneskin, anche per l'annuncio Eurovision, è toccato all'artista italiana più premiata e apprezzata all'estero, ovvero Laura Pausini che sul palco dell'Ariston ha portato i suoi sei Premi Grammy e una platea internazionale di fan che la adora. Pausini presenta "Scatola", la canzone sulla sua adolescenza, che ha scritto assieme a Madame raccontando la sua adolescenza e lanciando il film a lei dedicato.

Ultima ma non per ultima, anzi, la competizione musicale. Questa sera toccava ai 13 Big rimanenti comporre la line up definitiva di questo festival che aveva in Mahmood e Blanco i favoriti e ne La Rappresentante di lista gli outsider risultati dalla prima parte delle esibizioni. La serata ha mostrato come le scelte del direttore artistico si siano rivelate giuste, nell'alternanza del gusto e nella voglia di gusto radiofonico. Il ritorno di Elisa ha unito la Sala Stampa, che votava le prime due serate, ma ci sono state anche belle sorprese, dalla chimica di Rettore e Ditonellapiaga, all'energia di Emma e della sua direttrice d'orchestra Michielin, passando per l'eleganza di Giovanni Truppi. La prima classifica è andata, insomma, confermando il testa a testa tra la cantante di Monfalcone e la coppia Mahmood-Blanco, la terza serata servirà a chiarire un po' di più la situazione.

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