Dopo la lettera della ex, arriva quella della madre di Achille Lauro: “È cresciuto insieme a giovani incoscienti”

"In mezzo a tutto quello che abbiamo vissuto ho sempre cercato di insegnargli cosa fosse l'amore". Con queste parole Cristina Zambon, madre di Achille Lauro, si è rivolta ai giornalisti. Nella lunga lettera si fa riferimento al passato dell'artista e alla canzone con cui gareggia alla 75esima edizione del Festival di Sanremo: Incoscienti giovani. Pochi giorni fa, era arrivata anche il messaggio della ex fidanzata del cantante.

La madre di Achille Lauro: "È cresciuto insieme ai giovani incoscienti"

Cristina Zambon, madre di Achille Lauro, racconta in una lettera il passato del figlio:

In mezzo a tutto quello che abbiamo vissuto ho sempre cercato di insegnargli cosa fosse l'amore, convinta che chi impara a seguire quel faro, presto o tardi, riconosca la strada. E così è stato. Lauro è cresciuto in casa con ragazzi che non erano miei figli, ma che ho accolto come tali. Figli di storie difficili e case famiglia dove io facevo volontariato. È cresciuto insieme alle ragazze di strada, ricordo quando andavo di notte sui marciapiedi con Don Giovanni a convincerle a scappare da quella vita e a trovare un posto sicuro, e molte volte, restavano a casa nostra.

Il messaggio continua con un riferimento alla canzone che Achille Lauro porta in gara alla 75edizione del Festival: "È cresciuto con i suoi amici, ragazzi con famiglie inesistenti, errori alle spalle, rabbia dentro. Li conosco tutti. Sono stati come figli anche per me. Giovani incoscienti, ma con un grande cuore".

Achille Lauro, la lettera della madre: "Insieme cerchiamo di sostenere i ragazzi bisognosi"

La madre di Achille Lauro, poi, accenna al supporto che entrambi cercano di dare ai più bisognosi: "Oggi Lauro è adulto e insieme cerchiamo di sostenere tutti quei posti dove ci sono ragazzi che hanno bisogno: dagli ospedali, alle comunità e ovunque ci sia necessità. Sono grata di tutto questo e di vedere che oggi lui non si dimentica di chi ha bisogno e di chi era come lui". Cristina Zambon conclude così la lettera:

Nonostante tutto quello che abbiamo passato, Lauro ha riconosciuto quel faro e ha imparato l'unica cosa che conta realmente: l'importanza di amare e il bisogno di tutti noi di essere amati. Se quei ragazzi non avessero conosciuto l'amore, incluso mio figlio, forse si sarebbero persi in cerca di quell'amore che non avrebbero mai trovato.