Quindi Marlena è tornata a casa. L'avranno sentito dire milioni di volte i Maneskin quando hanno rimesso piede in Italia dopo il giro sulle montagne russe partito dall'Eurovision 2021 e concluso con le ospitate al Tonight Show di Jimmy Fallon e all'Ellen DeGeneres Show. Hanno aperto addirittura un concerto dei Rolling Stones, portati in spalla come "la rivoluzione del rock". Dodici mesi in cui anche un artista come Iggy Pop si è accorto del loro talento.
Il paradosso è che un brano come Beggin' quando uscì nel periodo in cui parteciparono a X Factor fu completamente ignorato, archiviato nella cartella delle cover famose. Nel suo debutto postumo il Festival di Sanremo 2021 nella Billboard Hot 100 alla posizione 78 ha scalato velocemente decine di posizioni, arrivando alla numero 13 e rendendo così i Måneskin i secondi vincitori dell'Eurovision nella storia recente a entrare in classifica.
Zitti e Buoni, poi I Wanna Be Your Slave e Mammamia. I fan aumentano e vanno fuori controllo, il mappamondo inizia a girare vorticosamente, le classifiche diventano slot machine sempre vincenti e il loro nome inizia a corrispondere a sold out. Mesi vissuti come un'epifania, che sembrano così lontani eppure così vicini al 2016, quando questi quattro ragazzi suonavano per strada a Roma e realizzavano video per Youtube con la speranza di essere visti. Damiano non ha pianto, si è concesso le lacrime una volta fatto ritorno a casa sua, in Italia, sul palco dell'Ariston, dove per la prima volta nemmeno un anno fa ha avuto la sensazione di essere visto davvero.
La loro Coraline è una bambina che si imbatte "in gente che le dice di non valere niente", è un pezzo di storia che si ripete, una favola che con il loro trionfo ha avuto finalmente un lieto fine. Bentornati Maneskin, continuate a non abusare della vostra ribellione ma perseguite questa rivoluzione che vi emoziona. E ci emoziona.